Agevolazioni prima casa: a che punto siamo nel 2018?

Per acquistare l’abitazione principale da tempo ormai esistono diverse agevolazioni fiscali, che si accompagnano a quelle legate ai mutui stipulati per acquistare, appunto, la cosiddetta prima casa. Cerchiamo di farne un riassunto, per capire, anche dietro richiesta dei nostri lettori, quando tali benefici sono attivi e quando invece decadono.

Sulla scorta dell’idea che la casa sia un diritto, esistono agevolazioni fiscali per risparmiare sull’acquisto dell’abitazione principale, quella cioè nella quale si risiede abitualmente insieme ad eventuali parenti stretti. Innanzitutto, al momento dell’acquisto viene applicata l’imposta di registro ridotta al 2% (e non al 9%), l’Iva al 4% (e non al 10%) e le imposte ipotecarie e catastali fisse a 200 euro anziché calcolate rispettivamente al 2 e all’1% del valore catastale dell’immobile. Se l’acquisto non avviene da privato, ma dalla ditta costruttrice o che ha effettuato le ristrutturazioni, l’Iva sarà al 4%, le imposte di registro, ipotecarie e catastali, ammonteranno a 600 euro, l’imposta di bollo a 230 euro e quelle di trascrizione e voltura a 90 euro.

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