Alluminio verso nuovi record in scia ai dazi. Gli Etc a Piazza Affari

Il Dipartimento del commercio Usa ha pubblicato un rapporto preliminare che evidenzia pratiche anti-competitive per i fogli comuni in lega di alluminio provenienti dalla Cina, che sarebbero avvantag-giate da sussidi pubblici. Come rimedio dovrebbe pertanto essere imposto un dazio del 113%, su prodotti per un valore stimato di 600 milioni di dollari dallo stesso Dipartimento del commercio.

Un’altra notizia che riduce le disponibilità di alluminio, dopo che la Rusal ha interrotto gli ordinativi con due compagnie di logistica a cui si rivolgeva per le proprie esportazioni di metallo, segno di un impatto reale sull’attività della compagnia delle sanzioni statunitensi. Certo, Rio Tinto ha preannunciato una possibile modifica alla produzione di alluminio per il 2018, a fronte delle sanzioni degli Stati Uniti a Rusal, tuttavia le tensioni restano.

Contrattazioni quindi ancora improntate al rialzo per il future strutturato sull’alluminio al London Metal Exchange, dove ha segnato nuovi massimi pluriennali a 2.450 dollari per tonnllata. “Per il momento – avvertono gli analisti di Wings Partners Sim – il movimento è stato arrestato da grandi quantitativi in vendita posizionati a difesa del livello psicologico più che tecnico dei 2.450 dollari per tonnellata, il che implica che in caso di superamento scatterebbero stop in grado di alimentare rapidamente il movimento rialzista del mercato”.

Al rialzo, sull’alluminio a Piazza Affari sono disponibili i seguenti Etc: l’Etfs Aluminium, l’Etfs Eur Daily Hedged Aluminium e l’Etfs Daily Leveraged Aluminium.    G.R.

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Alluminio

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