Aziende che hanno resistito alla crisi in America: l’analisi di Exante

a cura di Francesco Palmisano Head of sales EXANTE

A partire da questa primavera, il nostro obiettivo sarà quello di esaminare le aziende che hanno resistito alla crisi di mercato, indipendentemente dalla strategia da loro applicata, sia essa la distribuzione dei loro dividendi o l’ innalzamento dei prezzi delle proprie azioni.

Il criterio chiave per il prezzo di un’azione, indipendente dal sentiment economico generale, si chiama coefficiente Beta. Esso mostra quanto il prezzo delle azioni sia correlato ai tipici prezzi di altre azioni sul mercato, o agli indici dei titoli che valutano l’intero mercato, come l’S&P500 o il Russell3000.

Gli investitori che non hanno paura di rischiare e sono capaci di prevedere l’andamento del mercato, preferiscono azioni volatili con Beta>1. Sarebbe comunque saggio, per gli investitori meno qualificati preferire titoli con β~0, poiché in questo modo risulterebbe più semplice creare il portafoglio di tipo Beta-neutrale, che può dare una crescita annuale costante intorno al 10%; valore considerevole per evitare le maggiori crisi economiche.

In questa analisi, andremo a trattare le azioni americane con un basso coefficiente Beta – e non solo quelle che non influiscono sul mercato, ma anche le azioni che hanno mostrato un incremento stabile di prezzo per alcuni anni. Parleremo inoltre delle azioni che hanno mostrato i migliori incrementi di prezzo negli ultimi 10 anni, seguendo questi criteri:

  1. Il coefficiente Beta tra -0.3 e 0.3. In altre parole, il prezzo delle azioni dell’azienda non dipende molto dall’andamento del mercato.
  2. Il capitale di mercato dell’azienda è almeno di $300 M. Questo significa che l’azienda è abbastanza grande. Queste aziende sono mediamente affidabili.
  3. Il rapporto P/E dell’azienda è tra 3 e 30. Questo significa che l’azienda non è sopravvalutata, e che ogni dollaro investito in essa porta un cospicuo profitto. D’altro canto non è neanche particolarmente svalutata (cioè vicina alla bancarotta).
  4. I dividendi annuali dell’azienda sono almeno del 3%. Dato che il portafoglio Beta-neutrale solitamente attira investitori conservativi a lungo termine, i dividendi contano anche in questo caso.
  5. L’azienda presenta una variazione positiva, negli ultimi 5 anni, del prezzo delle azioni. Se tale condizione risulta soddisfatta, significa fondamentalmente che la crescita del prezzo delle azioni della società è stabile, essendo cresciuta sia su un periodo di 10 anni che su un periodo di 5 anni.

Vogliamo farvi notare che la maggior parte delle aziende che andremo ad esaminare, oggi sono giganti dell’energia con un capitale di mercato multi-miliardario. Tutte le cifre elencate sono espresse in dollari americani. La lettera B sta per miliardi, mentre M sta per milioni.

  1. B&G Foods
  • Ticker: BGS
  • Borsa valori: NYSE
  • Capitalizzazione: $3.1B
  • Ricambio annuale:
  • P/E: 27
  • Beta: +0.06
  • Dividendi annuali: 4.0%
  • Variazioni annuali delle azioni: +24%
  • Variazioni azioni per 5 anni: +107%
  • Variazioni azioni per 10 anni: +242%
  • Variazioni profitti per 5 anni: +16%
  • Variazione ricambio per 5 anni: +13%

L’azienda: B&G Foods produce un’ampia varietà di prodotti alimentari, come le verdure, il grano, la carne, le spezie, le patatine, etc. E’ operativa in Canada, America e Porto Rico ed è proprietaria di marchi che sono abbastanza popolari in questi paesi, anche se non è ampiamente conosciuta in altri stati.

Il grafico: Sebbene ora le azioni dell’azienda sono Beta-neutrali, non era così qualche anno fa. Il prezzo dell’ azionariato crollò durante la crisi del 2008, ma già a partire dal 2010 le quotazioni si ristabilirono ai valori della pre-crisi e da lì hanno continuato a crescere. Nel 2016 l’azienda ha segnato il suo nuovo record storico, dato che il valore del suo titolo è cresciuto di 3,5 volte rispetto a quello del 2007.

L’azienda paga solitamente i suoi dividendi 4 volte all’anno, ma nel 2015 li ha pagati 5 volte, mentre nel 2016 soltanto due.

Pro per gli investitori: Il più alto incremento di prezzo a 10 anni, 5 anni e 1 anno nel periodo di questa recensione, crescita dei profitti e del fatturato, dividendi accettabili e una lunga storia di pagamenti ogni anno.

Contro per gli investitori: Un relativamente elevato rapporto P/E.

  1. CMS Energy (Energia Consumatori)
  • Ticker: CMS
  • Borsa valori: NYSE
  • Capitalizzazione: $12B
  • Ricambio annuale: $6.4B
  • P/E: 22
  • Beta: +0.11
  • Dividendi annuali: 3.1%
  • Variazioni annuali delle quote: +9%
  • Variazioni quote per 5 anni: +99%
  • Variazioni quote per 10 anni: +146%
  • Variazioni profitto per 5 anni: +6%
  • Variazioni ricambio per 5 anni: 0%

L’azienda: Un’azienda energetica con base nel Michigan, è proprietaria di parecchie stazioni di centrali termiche che lavorano gas naturali e biocarburante. Fornisce sia elettricità che gas ai suoi utenti finali. L’azienda ha inoltre una sua banca, l’EnerBank USA.

Il grafico: Comparata a B&G Foods, la CMS Energy è stata solo mediamente attaccata dalla crisi del 2008 ed entrambi i prezzi delle azioni delle aziende hanno avuto un andamento simile, ovvero hanno recuperato i valori della pre-crisi nel 2010 e hanno registrato nuovi record nel 2016. L’azienda ha pagato i suoi dividendi regolarmente 4 volte all’anno per diversi anni, mancando solo un pagamento nel 2010.

Pro per gli investitori: Un eccellente incremento di prezzo a 10 e 5 anni, una lunga storia di dividendi pagati annualmente.

Contro per gli investitori: I più bassi dividendi tra le aziende recensite in questa sede.

  1. WEC Energy Group (Società di Energia del Wisconsin)
  • Ticker: WEC
  • Borsa valori: NYSE
  • Capitalizzazione: $18B
  • Ricambio annuale: $7.5B
  • P/E: 20
  • Beta: +0.07
  • Dividendi annuali: 3.6%
  • Variazioni annuali delle quote: +3%
  • Variazioni quote per 5 anni: +69%
  • Variazioni quote per 10 anni: +141%
  • Variazioni profitto per 5 anni: +13%
  • Variazioni ricambio per 5 anni: +11%

L’azienda: Fondata nel 1896, è la maggiore produttrice di energia e gas naturale e lavora principalmente nel Wisconsin, dove l’azienda fu fondata, ma anche in Illinois, Minnesota e Michigan. Il suo numero totale di clienti è di 4,4 milioni. L’azienda è direttamente coinvolta nella pianificazione e costruzione delle sue centrali, investe i proventi in molti tipi di infrastrutture industriali ed è coinvolta nella pianificazione dello sviluppo generale della città.

Il grafico: Questa azienda è conosciuta per la forte crescita del prezzo delle sue azioni. Non ha risentito della crisi del 2008 ed è cresciuta fino al 2009 (con l’unica eccezione di una flessione avvenuta nel 2015, ma superata già a partire dal 2016). L’azienda ha pagato, per un lungo periodo, i suoi dividendi quattro volte all’anno.

Pro per gli investitori: Un eccellente e quasi stabile incremento del prezzo delle azioni oltre i 10 anni, con crescita di profitti e fatturato, e una lunga storia di pagamenti annuali dei dividendi.

Contro per gli investitori: Non sono stati trovati contro significativi.

 A proposito delle nostre precedenti previsioni: Questa azienda è stata citata nella nostra analisi di settembre sullo stesso argomento. In quell’articolo avevamo valutato l’attrazione per questi investimenti come nella media, e si sono rivelati corretti. Da quel momento, i prezzi delle azioni sono scese da 62$ a 58$ ,e comunque in quel periodo sono avvenuti due pagamenti dei dividendi per un ammontare di circa 1$.  Come risultato, gli investitori che avevano comprato queste azioni hanno subito una leggera perdita nel mese di settembre. Detto questo, le variazioni di prezzo si trovano nel giusto intervallo delle fluttuazioni casuali, e non viene escluso che l’azienda possa essere nuovamente trattata in questa lista. Nel complesso, un periodo inferiore ad un anno è piuttosto piccolo per effettuare una valutazione seria della redditività di un investimento azionario beta-neutrale.

  1. DTE Energy
  • Ticker: DTE
  • Borsa valori: NYSE
  • Capitalizzazione: $18B
  • Ricambio annuale: $11B
  • P/E: 20
  • Beta: +0.21
  • Dividendi annuali: 3.4%
  • Variazione annuali delle azioni: +16%
  • Variazione azionde per 5 anni: +82%
  • Variazione aziende per 10 anni: +107%
  • Variazioni profitto per 5 anni: +4%
  • Variazioni ricambio per 5 anni: +4%

L’azienda: La maggiore azienda di energia con sede a Detroit, Michigan. Fornisce elettricità e gas generando fino a 13 gigawatts di elettricità. Molte delle loro centrali funzionano con tradizionali risorse di energia termica, ma circa il 9% di tutta la produzione è generata da centrali nucleari. Recentemente l’azienda ha cominciato a dare maggiore attenzione a risorse energetiche alternative. Attualmente, sta costruendo uno dei più grandi impianti di fotovoltaico in America, nel Mississippi.

Il grafico: Il prezzo delle azioni della DTE è crollato significativamente durante la crisi del 2008, ma la compagnia si è ripresa riportandosi ai valori pre-crisi nel 2011 e nel 2016 li ha addirittura raddoppiati, stabilendo un nuovo record. L’azienda ha pagato i suoi dividendi 4 volte all’anno.

Pro per investitori: Un eccellente incremento di prezzo su periodi di 10 e 5 anni, una lunga storia di dividendi pagati annualmente.

Contro per gli investitori: Non sono stati trovati contro significativi.

A proposito delle nostre precedenti previsioni: Questa azienda è stata citata nella nostra analisi di settembre sullo stesso argomento. In quella revisione, abbiamo valutato l’attrazione per questi investimenti come nella media. Nonostante questo, gli investitori di settembre ne hanno tratto un buon profitto. Durante quel periodo, il prezzo dell’azione è cresciuto da 96$ a 98$ e sono stati pagati dividendi per 1$.

  1. Unitil Corporation
  • Ticker: UTL
  • Borsa valori: NYSE
  • Capitalizzazione: $628M
  • Ricambio annuale: $383M
  • P/E: 23
  • Beta: +0.17
  • Dividendi annuali: 3.2%
  • Variazione annuali delle azioni: +13%
  • Variazione azioni per 5 anni: +67%
  • Variazione azioni per 10 anni: +76%
  • Variazione profitto per 5 anni: +11%
  • Variazioni ricambio per 5 anni: +2%

L’azienda: Un distributore di elettricità e gas nel New hampshire, Maine, e Massachusetts. Ha tre filiali: Unitil Energy Systems (fornisce elettricità nella capitale del New Hampshire, Concord, e nella costa sud-est), Fitchburg Gas e Electric Light Company ( elettricità e gas nel nord e centro del Massachussets), e Northern Utilities (gas nel sud e centro del Maine e sud-est del New Hampshire).

Il grafico: Questa azienda è stata solo mediamente influenzata dalla crisi del 2008, ma ha ripreso i suoi standard negli anni seguenti molto lentamente. Il record pre-crisi è stato superato solo nel 2013, e il record corrente del 2017 si trova a sole 1,5 volte da tale importo. L’azienda ha pagato i suoi dividendi 4 volte l’anno per un certo periodo.

Pro per investitori: Una buona crescita di prezzo oltre il periodo di 5 anni, con crescita dei profitti e una storia relativamente lunga di pagamenti annuali dei dividendi.

Contro per gli investitori: Una modesta crescita dell’azione su un periodo di 10 anni (comparata alla crescita delle altre aziende esaminate).

  1. Xcel Energy
  • Ticker: XEL
  • Borsa valori: NYSE
  • Capitalizzazione: $21B
  • Ricambio annuale: $11B
  • P/E: 19
  • Beta: +0.11
  • Dividendi annuali: 3.2%
  • Variazione annuali delle azioni: +8%
  • Variazione azioni per 5 anni: +59%
  • Variazione azioni per 10 anni: +75%
  • Variazione profitto per 5 anni: +6%
  • Variazioni ricambio per 5 anni: +1%

L’azienda: La più grande compagnia elettrica. Possiede 13 stazioni di centrali termiche con una produzione totale pari a 7.7 gigawatts, 27 piccole centrali idroelettriche produttrici di 500 megawatts e alcuni stabilimenti di energia alternativa. Attualmente, le risorse di energia rinnovabile costituiscono una piccola parte dell’energia emessa dalla Xcel, anche se l’azienda sta investendo nel loro sviluppo, in particolar modo nelle pale eoliche.

Il grafico: I prezzi delle azioni della Xcel hanno subito un lieve calo con la crisi del 2008, ma da quel momento in poi sono cresciuti costantemente. L’immagine generale della crescita ricorda quella della DTE e della WEC, ma il suo andamento è più modesto. L’azienda ha pagato sistematicamente 4 volte all’anno i dividendi, ma nel 2016 un pagamento non è stato effettuato.

Pro per investitori: Il più basso rapporto P/E di tutte le aziende revisionate.

Contro per gli investitori: Una moderata crescita del prezzo delle azioni.

A proposito delle nostre precedenti previsioni: Questa azienda è stata citata nella nostra revisione di settembre sullo stesso argomento, dove abbiamo valutato l’attrazione per questi investimenti come moderatamente alta. Comunque, il prezzo del suo titolo è rimasto pressoché invariato da quel momento, e l’azienda non ha pagato i suoi dividendi (era la fine del 2016 quando l’azienda ha improvvisamente mancato il suo pagamento). Per questo è attualmente difficile valutare la proficuità nell’investire in questa azienda.

  1. Dominion Resources
  • Ticker: D
  • Valori borsa: NYSE
  • Capitalizzazione: $47B
  • Ricambio annuale: $12B
  • P/E: 21
  • Beta: +0.25
  • Dividendi annuali: 4.1%
  • Variazione annuale delle azioni: +6%
  • Variazione azioni per 5 anni: +48%
  • Variazione azione per 10 anni: +69%
  • Variazione profitto per 5 anni: +8%
  • Variazione ricambio per 5 anni: -3%

L’azienda è la maggior fornitrice di elettricità e gas in Virginia, Nord Carolina ed altri stati. La produzione totale delle sue centrali elettriche è di 27 gigawatts, con le centrali nucleari che ne producono circa il 41%. L’azienda dispone inoltre di gasometri, per un volume totale di 34 km cubi, tra cui il più grande gasometro del paese con un volume di 27 km cubi. La compagnia possiede inoltre all’incirca 10.000 Km di linee elettriche e 23.000 Km di gasdotto.

Il grafico: Il prezzo delle azioni dell’azienda è stato solo moderatamente scalfito dalla crisi del 2008. Essa ha recuperato i suoi standard pre-crisi nel 2011 e ha continuato a crescere. L’ultimo record risale al 2015, dopodiché la crescita si è fermata. L’azienda paga i suoi dividendi 4 volte all’anno costantemente.

Pro per investitori: Ha i più alti dividendi di tutte le aziende esaminate, con una lunga storia di pagamenti di dividendi.

Contro per gli investitori: La più bassa crescita di prezzo su periodi di 10 e 5 anni tra tutte le aziende esaminate, nessuna crescita di prezzo dal 2015.

A proposito delle nostre precedenti previsioni: Questa azienda è stata citata nella nostra analisi di settembre sullo stesso argomento. In quell’articolo, abbiamo valutato l’attrazione per questi investimenti come relativamente bassa, e le nostre previsioni si sono rivelate corrette. Da quel momento, il prezzo del titolo dell’azienda è sceso da 77$ a 73$, anche se è stato effettuato un pagamento del dividendo di 0.70$.  Gli investitori di settembre hanno registrato una perdita, anche se è ancora troppo presto per trarre conclusioni su larga scala sulla proficuità dell’investimento.

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