Bce pronta alla fine del QE? Nel frattempo l’euro consolida in laterale

A cura di Wings Partnes Sim

Gli economisti hanno avvicinato la data attesa per la fine del quantitative easing della Banca Centrale Europea, prospettando un’accelerazione del tasso d’inflazione nell’area della moneta unica. La conferenza stampa del prossimo 25 gennaio non dovrebbe vedere l’annuncio di variazioni rispetto al percorso tracciato, con la conferma delle necessità di mantenere in essere il supporto monetario, portando ad una variazione della forward guidance dopo il meeting dell’8 marzo. Tradotto in numeri, il primo intervento sui tassi d’interesse sarà un innalzamento dei depositi al -0,25% (dall’attuale -0,4%) nel 2019, seguito da un innalzamento del tasso di riferimento tre mesi dopo. La crescita economica nell’Eurozona è infatti sui massimi da dieci anni e presto si dovrebbe registrare un effetto sui prezzi al consumo, anche alla luce di una salita delle materie prime.

Da non sottovalutare, però, è l’effetto negativo sia su economia che su inflazione derivante dall’euro forte, che riduce i prezzi delle importazioni e crea una forza contraria rispetto alle esportazioni, con un calo della domanda per i beni europei. Il tema principale dei prossimi mesi sarà la comunicazione ed in questo senso la Bundesbank stessa è stata piuttosto accomodante nelle ultime settimane, confermando come non si veda alcuna possibilità di rialzo dei tassi nel 2018. Le attenzioni saranno concentrate sul tapering, che dovrebbe portare ad una conclusione del programma di acquisto titoli entro dicembre, secondo la stima mediana degli economisti intervistati da Bloomberg.

Euro/dollaro, analisi tecnica Prosegue la fase laterale delle quotazioni, con i corsi che si confermano all’interno del trading range delimitato inferiormente da area 1,2200 e superiormente dai massimi di periodo posti in area 1,2300. Il movimento laterale avviato nelle ultime ore, viene accompagnato da una situazione di divergenze negativa tra gli indicatori di momentum ed il grafico dei prezzi confermando le attese per l’avvio di storni correttivi di breve capaci di risolvere dette divergenze e riproporre ribassi in direzione dei primi livelli di supporto (ex resistenze) poste in area 1,2100. Sarà poi la violazione al ribasso di questo livello a qualificare il precedente rialzo come una bull trap su base settimanale e favorire storni in direzione di area 1,1900.

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