Bond, attenti alla spazzatura

A cura di Marco Caprotti, Morningstar
Ora anche il mercato ha paura della spazzatura. Certo, dicono gli analisti di Morningstar, i gestori che lavorano in questo segmento conoscono bene i rischi collegati ai titoli di debito con il merito di credito più basso, ma un eccesso di junk bond in questo momento potrebbe essere pericoloso. La categoria Morningstar che raccogli i fondi specializzati sui bond Global high yield nel 2016 ha guadagnato (in euro) il 14,3%. Da inizio 2017, tuttavia, si è lasciata per strada il 5,5% circa. L’indice Morningstar del segmento l’anno scorso è cresciuto quasi il 14%, mentre da gennaio ha segnato -6,9%.
Indice Morningstar High Yield


Dati in euro aggiornati al 22 settembre 2017
Fonte: Morningstar Direct 
“Gli operatori sono preoccupati”, spiega Sara Bush, responsabile della ricerca sulle strategie fixed income di Morningstar. “Le valutazioni – anche quelle dei junk bond – sono arrivate troppo in alto e il segmento rischia di diventare vulnerabile se ci dovesse essere un rallentamento dell’economia o se gli gli investitori dovessero decidere di spostarsi su carta di migliore qualità (il cosiddetto flight to quality, Ndr)”. I gestori specializzati sui corporate bond sono molto seri quando si parla di fondamentali delle aziende e alcune notizie hanno inziato a farli sudare freddo. Nel settore retail, ad esempio, ha fatto scalpore la decisione del gigante dei giocattoli Toys ‘r Us di chiedere lo stato di fallimento. “In una situazione del genere anche gli investitori più avvezzi al rischio come quelli che puntano sugli high yield, farebbero bene a orientarsi su strumenti dove la presenza di junk bond è contenuta”, spiega Bush. Una caratteristica che si trova nei fondi della categoria venduti in Italia che hanno l’Analyst rating più alto.
Un Gold e due Silver
T. Rowe Price Global HY Bd A USD (Gold, Morningstar rating 4 stelle). “Il gestore non si fa spaventare dal rischio di credito se è convinto che ci sia un buon rapporto rischio/rendimento (in passato ha avuto in portafoglio una buona quota di emissioni con rating CCC), ma di norma preferisce un approccio prudente”, spiega un report del 4 maggio 2017 firmato da Niels Faassen, fund analyst di Morningstar. “Ad esempio, negli ultimi anni ha ridotto la presenza dei nomi con i giudizi più bassi riuscendo in questo modo a migliorare la qualità generale del portafoglio. Il manager mostra anche una buona capacità di entrare e uscire da diversi settori, con differenti meriti di credito, in giro per il mondo, oltre alla volontà di discostarsi dal benchmark quando le condizioni lo consentono”.
Robeco High Yield Bonds DH $ (Silver, Morningstar rating 5 stelle). “L’universo di investimento è diviso in due segmenti”, spiega Faassen in un report del 6 settembre 2016. “Per le large cap e le piccole e medie aziende non quotate viene adottato un approccio qualitativo. In questi due casi il team di analisti studia i fattori finanziari, le strategie, gli elementi ESG e la struttura della società. Questo lavoro termina con l’assegnazione di un punteggio e con la conseguente decisione di sovrappesare, sottopesare o stare neutrali sui bond in questione. Per l’altro universo (small e medium cap quotate) viene utilizzato un modello quantitativo. In questo caso le decisioni vengono prese considerando fattori finanziari, di momentum e le valutazioni. La selezione finale spetta ai gestori. Il processo gli dà un certo grado di libertà. Questo significa che, volendo, possono scostarsi dal benchmark acquistando bond investment grade (fino al 10%), finanziari (fino a circa il 5%) e asset backed security (1%). Viene posta grande attenzine al rischio paese”.
PIMCO GIS Global Hi Yld Bd T Acc USD (Silver). “Il gestore tiene questo fondo concentrato sui corporate bond high yield con il giudizio più alto raccolti nell’indice Bank of America Merrill Lynch BB-B Rated Developed Markets High Yield Constrained”, dice Faassen in un report del 14 settembre 2017. “Il manager vuole nel suo portafoglio una quota che va dal 50 al 70% in società che abbiano un basso rischio di default mentre il 25-30% degli asset è orientato su quelle che il suo team ritiene best ideas. Quello che resta è riservato a opportunità di trading per sfruttare eventuali buone occasioni di prezzo che dovessero presentarsi. Il fondo non disdegna emissioni con il merito di credito più basso, ma la quota di bond con rating CCC di solito è minore rispetto a quella del resto della categoria. Va sottolineata la buona diversificazione in termini di emittenti”.

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