Brasile: un futuro più roseo? L’outlook di Bny Mellon

Il recente downgrade del Brasile da parte di S&P ha rinnovato i timori degli investitori circa le prospettive per il Paese. Secondo Javier Murcio, Direttore Mercati Emergenti di Standish Mellon Asset Management (Gruppo BNY Mellon)“l’economia del Brasile è in recessione e prevediamo una contrazione del Pil reale del 2,3% nel 2015 e dello 0,5% nel 2016, con un livello di inflazione superiore al 9% (rispetto all’obiettivo del 4,5%), inoltre il recente downgrade del Brasile evidenzia il rapido deterioramento della situazione fiscale del Paese in meno di due mesi, e conferma implicitamente il fatto che la classe politica sia stata sinora incapace di introdurre riforme strutturali”.

“Le dinamiche del debito – continua Murcio – suggeriscono un peggioramento del deficit e l’outlook di S&P, così come il nostro, non lascia spazio a miglioramenti nel prossimo futuro. Non vogliamo dire, con questo, che la situazione in Brasile sia senza speranza: il downgrade può mettere sotto pressione i politici e spingerli ad approvare le riforme necessarie per migliorare l’economia locale”.

Un outlook più roseo per il Brasile A detta di Carl Shepherd, gestore specializzato in debito emergente presso Newton Investment Management (Gruppo BNY Mellon)“il downgrade del Paese sia stato determinato dall’ammissione del Ministro delle finanze brasiliano circa il mancato raggiungimento dell’obiettivo di avanzo primario, che comporta una traiettoria di indebitamento pubblico più elevata per il Paese. Tuttavia il governo resta solvente, e abbiamo poche preoccupazioni circa la sua capacità di saldare i debiti. Ci sono emissioni in valute locali che offrono rendimenti reali attraenti e buona liquidità. Inoltre non sono soggette al downgrade di S&P, che riguarda solo il debito in divise estere, e pertanto mantengono un rating investment grade”.

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