Campari oltre la trendline discedente dopo la cessione dei soft drinks

Campari ha siglato un accordo con la danese Royal Unibrew per la cessione del business dei soft drinks per 80 milioni di euro. Il business ceduto – che include Lemonsoda, Oransoda, Pelmosoda e Mojito Soda, i marchi Crodo (a esclusione di Crodino), il sito produttivo e di imbottigliamento di Crodo, la sorgente d‘acqua e il magazzino.

Dal punto di vista tecnico Campari sta tentando di mettersi definitivamente alle spalle la trendline discendente, al momento passante 6,25 euro, per che dalla seconda metà dello scorso mese di giugno impedisce al titolo di continuare nell’uptrend di fondo iniziato nel 2015. Un movimento che ha buone probabilità di successo, vista lp’ancora ampia distanza dall’arera di ipercomprato.

Operativativamente, al rialzo i successivi target sono individuabili a quota 6,40 in prima battuta, poi nell’area compresa tra i 6,60 e i 6,80 euro e ancora a ridosso della soglia dei 7 euro. Di cruciale importanza però posizionare uno stop loss a 6,15 euro, dove al momento coincidono le medie mobili a 21 e 50 sedute e il passaggio del supporto dinamico ascedente di breve-medo periodo.    G.R.

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