Cogliere la crescita economica affrontando la sfida dell’ottimismo

A cura di Dorval AM

Dopo anni di pessimismo in termini di crescita economica, spesso eccessivo, il ritorno a una prosperità economica è confermato. Il PIL globale ha registrato una crescita vicina al +4% a fine 2017, e nessun paese secondo l’OCSE è oggi in recessione. Dalla fine del 2016, le previsioni di crescita per l’Eurozona sono state riviste al rialzo quasi ogni mese, e hanno raggiunto livelli oltre il 2%, un livello solido che quasi nessuno osava sperare. Allo stesso tempo, la percezione dei rischi politici si è ridotta, alimentando una ventata di ottimismo nei confronti della governance dell’Euro.

Cogliere il Ritorno alla Crescita: il metodo Dorval AM
Per Dorval Asset Management, il 2017 è stato l’anno che ha segnato la fine di un lungo periodo di “evangelizzazione”. Tutti oggi sono consapevoli di aver bisogno di azioni europee e che l’Europa ha bisogno di favorire la gestione attiva rispetto al mercato azionario indicizzato. La grande domanda ora è perché, e soprattutto come: come possiamo anticipare i benefici di una ritrovata crescita economica nel bel mezzo di un’atmosfera di ottimismo che è favorevole e sfidante allo stesso tempo?

Per fronteggiare questa sfida, Dorval AM utilizza un rigoroso processo di investimento con un comprovato track record. Fedeli al nostro approccio flessibile, il team di gestione adatta il proprio portafoglio al ritmo dei mercati, definiti dalla sovrapposizione dei cicli macroeconomici, microeconomici, di politica monetaria e comportamentali. A partire dai quattro pilastri – macroeconomia, valutazione degli asset, dinamiche del mercato e microeconomia – definiamo uno scenario di riferimento dal quale ricaviamo sia il nostro tasso di esposizione ai rischi del mercato sia i nostri temi di investimento.

Lo scenario di riferimento per Dorval AM rimane positivo per gli asset più rischiosi, e in particolare per l’Europa, con una crescita media degli utili per azione di almeno il 10% nel 2018 nell’Eurozona, spinta dalla crescita economica mondiale. I paesi europei più in ritardo nel corso di questo ciclo, come Francia e paesi del Sud Europa, potrebbero dimostrarsi una sorpresa positiva nel 2018 mano a mano che recuperano il ritardo. Le agenzie di rating alzeranno probabilmente i loro giudizi sui paesi periferici, ed è probabile che la Banca Centrale Europea mantenga il suo sostegno in modo da limitare le pressioni al rialzo sull’Euro.
Gestire il rischio asimmetrico su mercati valutati in modo adeguato
D’altro canto, i gestori non ritengono che, in questa fase, sia probabile un brusco aumento dei tassi di interesse, almeno fino a quando l’obiettivo delle banche centrali rimarrà quello di alzare il tasso di inflazione. Più che un aumento dei tassi di interesse, il principale driver di rischio è il rischio asimmetrico creato dal ritrovato ottimismo degli investitori: su mercati piuttosto cari, le cattive notizie hanno un impatto maggiore di quelle buone, poiché queste ultime sono già previste.

Nonostante il nostro posizionamento possa essere modificato in qualunque momento, a partire da ottobre 2017 per il nostro principale fondo flessibile investito sull’Europa (Dorval Convictions) abbiamo optato per un’esposizione sulle azioni tra il 40% e il 60%, rispetto a un’esposizione quasi sistematica compresa tra il 60% e il 100% a seguito del discorso di Mario Draghi nel luglio del 2012. Per Dorval Asset Management, si tratta di una svolta progressiva che tiene conto della maturità del ciclo del mercato azionario americano, delle elevate valutazioni, della crescente pressione sull’Euro e dell’asimmetria del mercato.

Inoltre, abbiamo progressivamente diminuito la nostra esposizione ad asset più liquidi così da avere maggiore spazio di manovra in caso di inversione del mercato. Questo, tuttavia, non ci impedisce di continuare a beneficiare del momentum delle aziende di piccola e media capitalizzazione, che continuano a mantenere la leadership dei profitti in Europa.

Infine, d’ora in avanti ci focalizzeremo meno sulla ripresa dell’Europa e saremo quindi più diversificati tra i vari temi di investimento. Le nostre ricerche dimostrano che le ben note virtù della diversificazione sono diventate molto più vantaggiose oggi di quanto non lo siano state negli ultimi vent’anni. I nostri temi di investimento rimangono, tuttavia, al passo con un promettente ciclo globale: la digitalizzazione dell’economia, la stabilizzazione dei mercati emergenti, le prospettive in miglioramento di certi settori legati alle commodity e le azioni finanziarie.

Sulla scelta dei titoli, Dorval Asset Management considera che vi sarà una maggiore selettività su ogni singolo caso di investimento e dunque un ostacolo a una maggiore profittabilità. Questo perché i gestori scelgono titoli che beneficiano della crescita economica ma a prezzi ragionevoli, con aspettative di guadagno in gran parte superiori alle previsioni del consenso degli analisti.

Politica di investimento: incremento della flessibilità, diversificazione e selettività
Con un incremento degli utili delle imprese che dovrebbero continuare a soddisfare le aspettative, e i tassi di interesse a lungo termine forse solo leggermente più alti nel 2018 rispetto al 2017, i fondamentali del mercato azionario sembrano essere solidi. Le elevate valutazioni e il maggiore ottimismo degli investitori giustificano, tuttavia, la gestione attiva del rischio grazie a una maggiore flessibilità e selettività.

Per i risparmiatori, le implicazioni di una proclamazione della prosperità economica da parte del team di gestione sono alla fine abbastanza semplici: i fondi di Dorval Asset Management sono gestiti senza alcun riferimento alla composizione degli indici. Al contrario, le scelte del team di investimento sono fondate su forti convinzioni tra i temi più promettenti. Per i risparmiatori meno propensi al rischio, offriamo soluzioni più flessibili che mirano ad adattarsi al contesto economico e finanziario. Crediamo che sia la migliore soluzione.

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