Crif: -2,2% per i prestiti alle famiglie in gennaio

a cura di Crif

Nel primo mese del 2017 il numero di interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relative alla richiesta di nuovi prestiti (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) da parte delle famiglie italiane ha registrato una flessione pari a -2,2%.

Dopo 12 mesi consecutivi di costanti rialzi si torna così ad un segno negativo anche se è doveroso evidenziare come il mese di gennaio 2016 si fosse caratterizzato per un vero e proprio boom di richieste.

Ampliando il periodo di osservazione, come risulta dalla tabella seguente nel confronto con lo stesso mese degli anni precedenti al 2016 emerge una variazione costantemente positiva, a conferma della progressiva ripresa del credito alle famiglie che negli ultimi anni ha beneficiato di un generale miglioramento delle condizioni economiche congiunturali e di un offerta a tassi più favorevoli. Rimane un saldo negativo solamente nel confronto con i mesi di gennaio degli anni 2010 e 2011, ovvero prima che le famiglie italiane iniziassero a rivedere drasticamente i propri consumi, in particolare quelli di beni durevoli o di importo più consistente, a seguito degli effetti della crisi economica.

Entrando maggiormente nel dettaglio, l’analisi del Barometro CRIF mette a confronto l’andamento delle interrogazioni al SIC EURISC disaggregate tra prestiti finalizzati e prestiti personali, considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi. A gennaio il numero di interrogazioni di prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali autoveicoli, motocicli, articoli di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, viaggi, spese mediche, palestre, ecc.) ha fatto segnare una contrazione del -3,3% rispetto al corrispondente periodo del 2016. I prestiti personali invece hanno registrato un decremento più contenuto, pari a -0,5%. Il grafico mette in evidenzia come le due componenti presentino dinamiche simili negli ultimi 5 mesi.

Al contempo nel primo mese dell’anno l’importo medio richiesto per i prestiti, nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati, fa segnare il valore più elevato degli ultimi 8 mesi, attestandosi a 8.729 Euro (+4,5% rispetto al valore rilevato a gennaio dello scorso anno quando era risultato pari a 8.355 Euro). Occorre risalire al 2010 per rilevare un valore maggiore nel mese di gennaio (9.287 Euro).

Nel dettaglio relativo ai prestiti finalizzati, l’importo medio richiesto a gennaio 2017 è stato pari a 5.792 Euro, +6,3% rispetto allo stesso mese del 2016, mentre per i prestiti personali si è assestato a 12.958 Euro, +2,3% rispetto allo stesso mese del 2016.

Relativamente alla distribuzione delle richieste per fascia di importo, il peso numericamente preponderante dei prestiti finalizzati fa sì che le preferenze degli italiani continuino a concentrarsi prevalentemente nella classe inferiore ai 5.000 Euro, che ha toccato il 47.4% del totale seppur in diminuzione di -1,1 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2016. Nei prestiti finalizzati tale quota raggiunge addirittura il 62,5% del totale, mentre per i prestiti personali ha un’incidenza del 25,7%.

Per quanto riguarda la distribuzione per classi di durata delle richieste di prestiti, è quella superiore ai 5 anni ad essere risultata la preferita dagli italiani, con una quota del 23,4%, in aumento di 1,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016. Si evidenzia invece una contrazione della classe di durata inferiore ai 12 mesi, che passa dal 19,6% al 17,6% del totale.

La quota delle domande per i prestiti finalizzati con durata inferiore ai 12 mesi si è attestata al 27,4% del totale mentre per i prestiti personali è stata la fascia di durata superiore ai 5 anni a confermarsi la più gettonata, con una incidenza del 43,7%.

Osservando infine la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF evidenzia come a gennaio 2017 sia stata la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni ad essere quella prevalente, con una quota pari al 25,4% del totale, seguita a breve distanza da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 24,1%. Relativamente ai prestiti finalizzati, in cui hanno un peso particolarmente significativo gli acquisti di auto/moto ed elettronica di consumo, quasi una interrogazione su due (47,5%) è relativa a richiedenti di età inferiore ai 44 anni.

 

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