Discesa con gap down per lo Smi. Superato il secondo target al ribasso

Ampia candela nera ieri per il future sullo Smi di marzo, con gap down rimasto aperto. Nel dettaglio, ieri, dopo un avvio a 8.319 e un top a 8.320, il derivato è scivolato fino a 8.261 punti, chiudendo infine a 8.282 punti. La violazione di 8.300 ha fatto scattare gli short e portato a superare il secondo obiettivo a 8.270 punti. Accanto al lontano gap up tra 8.195 e 8.179 (top di fine 2016) rimane ora aperto questo, tra 8.328 e 8.320 punti. Nel frattempo lo Stocastico veloce ha crossato al ribasso la propria trigger line e abbandonato l’area di ipercomprato, mentre la media mobile a 21 passa ora a 8.198 punti.
Dal punto di vista tecnico, lo scenario resta quindi ancora incerto per prese di profitto. Il recupero di 8.300 punti sarebbe un segnale importante per il derivato che avrebbe spazio di crescita in direzione di 8.320, 8.335, 8.350, 8.365, 8.380 e 8.400 punti. E ancora 8.415, 8.425, 8.440, 8.455, 8.470, 8.485 e 8.500 punti. Per contro, con la violazione di 8.270, lo Smi avrebbe come primi supporti 8.250, 8.235, 8.220 e 8.200; quindi 8.180, 8.165, 8.145, 8.130, 8.115, 8.100 e la ex resistenza a 8.080, quindi sostegni a 8.065, 8.050, 8.030, 8.015, 8.000; infine a 7.980, 7.965, 7.950, 7.935, 7.920 e 7.900 punti.   M.M.

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