Elevati afflussi sugli Etf obbligazionari emergenti

A cura di iShares
La domanda del debito dei mercati emergenti (EMD): guidati dalla ricerca di rendimento, nel 2Q gli ETF obbligazionari dei mercati emergenti hanno registrato afflussi netti per 7,5 miliardi di dollari a livello globale. Similarmente al 1Q, gli investitori statunitensi hanno preferito esposizioni sul debito in valuta forte, mentre gli investitori europei si sono orientati verso fondi sia in valuta forte che locale. Questo trend si è attenuato all’inizio del 3Q in considerazione del fatto che gli investitori stanno riducendo le loro allocazioni come reazione ai recenti commenti della Banca Centrale e alla crescita dei rendimenti dei Treasury statunitensi.
A livello globale nel 2017 abbiamo riscontrato una forte richiesta per il debito denominato in dollari. Tra gli investitori europei il mese di giugno ha segnato una domanda rilevante per le obbligazioni societarie investment grade, alla luce di una riduzione delle preoccupazioni sui rischi politici europei, quale effetto delle elezioni francesi. Perfino la retorica interventista di Mario Draghi alla fine di giugno non è riuscita a scuotere la visione positiva per l’investment grade in Euro.
Gli investitori diventano creativi – operando con gli ETF come strumento per accedere al mercato più ampio, molti investitori sono alla ricerca di nuove vie e contesti per utilizzare gli ETF, per esempio:
o Prestare unità ETF per aumentare il reddito incrementale e avere un portafoglio più redditizio;
o Combinare gli ETF con contratti derivati per ottenere le esposizioni obiettivo, per es. utilizzare future sui tassi di interesse per coprire il rischio tassi per ETF obbligazionari societari allargati, creando esposizione a credit spread;
o Un maggiore uso delle opzioni sugli ETF, per es. gli investitori aggiungono opzioni sugli ETF ai portafogli come protezione contro la potenziale volatilità.

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