Etp, flussi in aumento del petrolio e in calo su oro e sterlina

A cura di Etf Securities

Il calo dei prezzi delle materie prime si è tradotto in un mix tra acquisti dettati dalla convenienza e prese di beneficio

  • Gli acquisti dettati dalla convenienza hanno riversato 79,7 milioni di dollari negli ETP long sul greggio, i maggiori afflussi in cinque settimane.
  • Terza settimana consecutiva di disinvestimenti dagli ETP long sull’oro.
  • Chiusura delle posizioni corte sulla sterlina dopo le elezioni britanniche.

Gli acquisti dettati dalla convenienza hanno riversato 79,7 milioni di dollari negli ETP long sul greggio. Il greggio ha ceduto il 3% la scorsa settimana, poiché negli Stati Uniti la riduzione delle scorte continua a deludere. Le giacenze di carburante hanno registrato un incremento, in controtendenza rispetto ai trend stagionali. Secondo i dati pubblicati dall’IEA la scorsa settimana, da inizio anno nell’OCSE le scorte sono aumentate di 360.000 barili al giorno, nonostante gli sforzi dell’OPEC per ridurre l’offerta. I dati mostrano che la produzione del cartello ha registrato un’accelerazione a maggio, un rischio che segnaliamo da tempo. “Attualmente le quotazioni del petrolio si collocano nella parte inferiore dell’intervallo di negoziazione di 40-55 di dollari al barile in cui il greggio è stato confinato. I maggiori afflussi in cinque settimane sono ascrivibili agli acquisti dettati dalla convenienza alla luce dei prezzi contenuti”, afferma Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe di ETF Securities.

Terza settimana consecutiva di disinvestimenti dagli ETP long sull’oro. Proseguono i deflussi, a quota 27,2 milioni di dollari la scorsa settimana. Le aspettative di continui aumenti dei tassi e di una normalizzazione del bilancio della Federal Reserve dopo una dichiarazione sorprendentemente poco distensiva rilasciata da quest’ultima la scorsa settimana hanno spinto al ribasso il prezzo dell’oro, dopo il picco di 1.295 dollari per oncia del 6 giugno. Tuttavia, come abbiamo osservato la scorsa settimana, gli eventi geopolitici possono essere favorevoli per la quotazione del metallo giallo. L’oro tende a essere il primo approdo per gli investitori nelle fasi di nervosismo. Fattori come la chiusura del confine tra l’Arabia Saudita e il Qatar, la testimonianza dell’ex direttore dell’FBI James Comey al Senato, le elezioni nel Regno Unito e le trattative sul debito greco hanno tutti alimentato i timori degli investitori nelle scorse settimane. Gli investitori con un’esposizione all’oro potrebbero trovarla una preziosa copertura contro il rischio di evento. In assenza di shock, tuttavia, ci aspettiamo una flessione delle quotazioni del metallo giallo, ma il rischio al ribasso sarà contenuto dal ritmo graduale degli aumenti dei tassi. “Anche gli ETP long sull’argento hanno accusato disinvestimenti per 8,3 milioni di USD, che hanno annullato parte dei 14,2 milioni di dollari di afflussi della settimana precedente”, ha osservato Siano.

Flussi in uscita per 12,4 milioni di dollari dai panieri diversificati di materie prime. Dopo la tendenza verso un calo delle posizioni speculative nette in futures su materie prime, per la terza settimana consecutiva abbiamo osservato deflussi dai panieri diversificati di materie prime. “Il rafforzamento del dollaro USA dopo l’intervento della Fed sui tassi ha pesato sull’universo delle materie prime, penalizzato anche dall’eccesso di offerta di petrolio e dai timori relativi alla debolezza della domanda di metalli”, ha affermato Siano.

Chiusura delle posizioni corte sulla sterlina. Le posizioni in ETP short sulla sterlina e long sul dollaro USA sono diminuite di 7,0 milioni di dollari, poiché gli investitori hanno effettuato prese di beneficio in seguito al brusco deprezzamento della valuta britannica dopo le elezioni generali dell’8 giugno nel Regno Unito. I deflussi hanno annullato la maggior parte dei nuovi investimenti della settimana precedente. “Sebbene nelle ultime settimane non siano stati compiuti progressi per formare una coalizione o rafforzare la posizione del governo in vista dei negoziati sulla Brexit, sembra che ora le brutte notizie siano scontate dal mercato. In effetti, dal momento che la scorsa settimana tre membri della Bank of England hanno votato a favore di un innalzamento dei tassi d’interesse, anche la banca centrale britannica sembra assumere un orientamento più restrittivo, il che dovrebbe sostenere la divisa”, ha aggiunto Siano.

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