Europa vs Usa, cambio di direzione in vista?

A cura di Mike Della Vedova, gestore del fondo T. Rowe Price Euro High Yield Bond

E’ finita la corsa dell’obbligazionario ad alto rendimento statunitense e della sua sovraperformance rispetto al mercato europeo? Prima della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, c’erano segnali di una perdita di forza di questo trend: a ottobre, il mercato high yield europeo aveva performance migliori di quelle a stelle e strisce. Tuttavia, da Trump ci si attendono politiche economiche a favore della crescita. Basteranno per ridare slancio ai bond alto rendimento americani? In questa fase, le incognite restano ancora troppe, ma riteniamo che i fondamentali a sostegno del mercato europeo restino solidi e supportino il caso di investimento a favore dell’area.

La Banca centrale europea (BCE) resta su una posizione molto accomodante, continuando ad allentare la politica monetaria tramite l’acquisto in larga scala di asset. Sebbene l’Eurotower inizierà nel 2017 a ridurre la portata degli acquisti, il programma di QE è stato esteso nel tempo, e sono probabili ulteriori prolungamenti nel corso del prossimo anno. Al contrario, la Federal Reserve ha iniziato ad alzare i tassi e ci aspettiamo tre ulteriori rialzi nel 2017, soprattutto se le politiche a favore della crescita anticipate da Trump dovessero concretizzarsi, causando un aumento dell’inflazione. Un quadro di questo tipo potrebbe essere impegnativo per l’high yield americano. Nel caso in cui stimoli fiscali dovessero estendere il ciclo del credito nel mercato della prima economica globale, le difficoltà potrebbero comunque essere ridotte.

La forza propulsiva alla base del rally dell’high yield americano e della sua sovraperformance rispetto al mercato europeo nel 2016 è stata la ripresa dei prezzi del petrolio e delle materie prime, a partire dai minimi pluriennali toccati a febbraio. Negli Stati Uniti, l’energia ha una delle ponderazioni più grandi nell’indice di settore, pesando per il 14% del BofA-ML US High Yield Index, mentre nel BofA-ML Euro High Yield index gli emittenti del comparto energetico contano solo per il 5%. Finora ciò ha costituito un vantaggio per il mercato a stelle e strisce, ma riteniamo che questo si ridurrà in futuro, poiché il rimbalzo di petrolio e materie prime è già riflesso nei prezzi.

In generale, i fondamentali e i fattori tecnici a sostegno del mercato obbligazionario ad alto rendimento europeo restano solidi. L’Europa resta in una fase del ciclo economico precedente e più favorevole al credito rispetto agli Stati Uniti, con una inflazione bassa e una crescita moderata. Da una prospettiva di portafoglio, continuiamo a preferire i coupon più elevati e ad utilizzare una profonda ricerca bottom-up per identificare le opportunità migliori nello spettro di duration e rating disponibili.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!