Eurozona: accelerano i flussi in entrata, Euro verso 1,23

A cura di Yann Quelenn, analista di Swissquote
Questa mattina è stato pubblicato l’aggiornamento sulla bilancia dei pagamenti per il mese di luglio che è un buon metro per misurare le variazioni in relazione alla politica monetaria della Bce. Ci aiuta anche a valutare i potenziali flussi di capitale in entrata o uscita. I dati di luglio hanno registrato un aumento del bilancio da 5.257 a 8.625 miliardi di euro: i flussi in entrata nell’Eurozona stanno accelerando e sono per la maggior parte dovuti alle forti attese che il mercato ha sul tightening della Banca Centrale Europea che dovrebbe essere annunciato nel corso del prossimo meeting di ottobre e che si dovrebbe compiere attraverso la riduzione del programma di acquisti mensili.
La politica monetaria della BCE ha ampiamente contribuito a deviare il flusso degli investimenti verso il mercato obbligazionario nel corso degli ultimi anni facendolo lievitare. Qualsiasi mossa che vada in direzione di un ulteriore tapering spingerebbe gli investitori a smontare le posizioni costruite su asset class extraeuropee e a ritornare nell’Eurozona.
Di conseguenza, crediamo che le pressioni rialziste sull’Eurodollaro rimarranno molto probabilmente intatte nonostante il differenziale di rendimento con i titoli Usa stia crescendo, in particolare nella parte breve della curva. Il differenziale infatti non è mai stato un buon indicatore nel predire la domanda di moneta, pertanto manteniamo la nostra view in base alla quale riteniamo che ci sia eccessivo ottimismo circa le condizioni di salute dell’economia americana e quindi crediamo altresì che gli investitori siano impazienti di disfarsi delle posizioni lunghe in dollari. Il cambio a 1,23 rappresenta il nostro target di medio termine.

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