Forex, sterlina ed euro tornano sugli scudi

A cura di Wings Partners Sim

A una settimana dall’avvio dei colloqui più difficili dal dopoguerra per la Gran Bretagna, l’attenzione permane rivolta alla richiesta di separazione della Scozia dalla Gran Bretagna, sempre più propensa a sposare l’Unione Europea rispetto alla permanenza nella Regno dell’isola. Nel 2014 quando la Scozia venne chiamata al referendum se restare nella Gran Bretagna oppure ottenere l’indipendenza, la scelta fu di restare uniti; stesso discorso anche per la permanenza nell’Unione Europea, a conferma che per gli scozzesi la separazione non sembra essere una scelta intelligente.

Intanto, dal lato del cambio, torna la forza della sterlina con il cross eur/gbp che si porta in area 0,8665, così come per il cambio gbp/usd che è tornato a quotare a ridosso di area 1,2450 soprattutto a causa della decisione della Fed di alzare i tassi in Usa.

I rimbalzi registrati nel corso della scorsa settimana confermano le potenzialità rialzista di breve periodo del cambio eur/usd verso l’importante livello di resistenza posto a 1,0830, andando a testare i massimi registrati lo scorso febbraio. La view di breve, tuttavia, resta a favore della continuazione del movimento rialzista verso la resistenza suddetta, prima di subire nuove prese di beneficio capaci di riportare i corsi in direzione di area 1,0600, ovvero a ridosso del transito delle medie mobili a 21 e 100 giorni.
Ad avvalorare la view correttiva, l’ingresso degli indicatori di momentum nell’area di ipercomprato che necessitano di un ridimensionamento dei corsi per poter scaricare gli eccessi del mercato. Conferme in tal senso, tuttavia, si avranno solo con la perdita di area 1,0700.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!