Gli investitori assumono posizioni corte sulle azioni europee in vista delle elezioni francesi

A cura di Etf Securities
Gli ETP sull’oro hanno beneficiato di afflussi per la seconda settimana consecutiva, con l’approssimarsi dei prezzi a quota 1300 USD all’oncia. In seguito al lancio di 59 missili Tomahawk sulla Siria, i mercati hanno trattenuto il fiato, osservando le reazioni ufficiali di Stati Uniti e Russia. Ad alimentare i timori del mercato per la situazione geopolitica hanno contribuito anche le crescenti tensioni tra l’Occidente e la Corea del Nord. La scorsa settimana il prezzo dell’oro ha continuato ad aumentare, raggiungendo il livello di 1.285 dollari all’oncia nella giornata di venerdì.
Gli afflussi negli ETP sull’oro sono proseguiti, salendo a 81 milioni di USD la scorsa settimana. Gli investimenti in questi strumenti sono aumentati di 4,2 miliardi di USD dai minimi di 20 mesi fa, pur restando di 2 miliardi di USD inferiori al picco osservato nel novembre 2012. “Le tensioni geopolitiche potrebbero tuttavia iniziare ad attenuarsi, visto che i paesi del G7 cominciano ad assumere un nuovo atteggiamento nei confronti della crisi, rifiutandosi di varare sanzioni contro la Russia come nel 2014 e optando invece per il dialogo al fine di convincere il presidente Putin a unirsi alle forze alleate contro il governo di Assad”, ha dichiarato Massimo Siano, Executive Director – Head of Southern Europe di ETF Securities.
Gli ETP sul petrolio continuano a subire deflussi mentre i prezzi risalgono verso i livelli osservati a fine febbraio. Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Russia continuano a esercitare pressioni al rialzo sui prezzi del Brent e del WTI, che lo scorso giovedì sono saliti ai massimi delle ultime sei settimane. Secondo il più recente rapporto sul mercato del petrolio dell’International Energy Agency (IEA), a marzo l’offerta globale è diminuita di 755.000 barili al giorno (b/g) per effetto dell’accordo tra paesi OPEC e non OPEC. L’Energy Information Agency (EIA) ha inoltre rilevato un calo delle scorte statunitensi di 2,1 milioni di b/g, la maggiore flessione settimanale da inizio anno.
Gli investitori hanno preso profitti sulle proprie posizioni, come indicato dai deflussi di 8,6 milioni di USD e 24,4 milioni di USD subiti, rispettivamente, dagli ETP sul Brent e sul WTI. “Restiamo convinti che una correzione dei prezzi sia più che probabile nelle prossime settimane, in quanto la produzione petrolifera statunitense continua ad aumentare ed è improbabile che l’accordo tra paesi OPEC e non OPEC venga prorogato per altri sei mesi con tutti gli attuali partecipanti”, ha aggiunto Siano.
Gli investitori si stanno posizionando in vista delle elezioni europee. La scorsa settimana abbiamo rilevato afflussi per 4 milioni di USD negli ETP short sul DAX e deflussi per 6 milioni di USD dagli ETP long sul DAX. Manca ancora qualche mese alle elezioni tedesche, ma il 23 aprile si terrà il primo turno delle presidenziali francesi. Il timore che un partito populista possa vincere le elezioni non è mai stato così elevato, data la crescente probabilità che Le Pen e Mélenchon raggiungano il secondo turno.
Per contro, gli investitori hanno ridotto la propria esposizione al dollaro USA contro l’euro dopo che Donald Trump ha lamentato l’eccessivo vigore del biglietto verde. “La scorsa settimana gli ETP long su EUR e short su USD hanno raccolto investimenti per 14,2 milioni di USD, mentre gli ETP short su EUR e long su USD hanno registrato deflussi per 4,8 milioni di USD”, ha osservato Siano.
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