Il 2015 l’anno dei minibond: mercato in crescita grazie alle operazioni di piccolo taglio

I dati ufficiali ci mostrano che nel 2015 il mercato del credito bancario per le PMI non è ancora ripartito, ma un interessante canale di finanziamento alternativo e complementare sta progressivamente prendendo piede. Le piccole e medie imprese italiane hanno trovato nei Minibond dei preziosi alleati per facilitare il loro sviluppo e hanno imparato a sfruttare al meglio le potenzialità di questi nuovi strumenti di debito.
I minibond sono degli strumenti di debito sottoscritti da investitori professionali che di fatto consentono alle imprese meritevoli di farsi finanziare da soggetti diversi dalle tradizionali banche commerciali.
Il processo di valutazione per la sottoscrizione di un minibond da parte di un investitore professionale è molto più simile al processo di valutazione di un fondo di private equity per un investimento sul capitale che di una banca per la concessione di un mutuo. L’analisi del business plan è l’elemento cardine dell’intero processo. L’azienda viene valutata sì sui risultati storici ma anche, e soprattutto, sulla capacità di stare sul mercato con una strategia credibile, coerente, solida e in grado di generare dei flussi di cassa prospettici sostenibili nel medio termine e in grado di servire il debito.
MinibondItaly.it, il portale italiano dedicato ai minibond, ideato e sviluppato da Business Support SpA, società di consulenza strategica & financial advisory, insieme ad Epic Sim, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto, ha monitorato giorno per giorno, la situazione del mercato italiano, comunicandone periodicamente l’andamento con una serie di indicatori chiave ricompresi nel Barometro Minibond: Market Trends.
Proprio grazie a quest’analisi costante, siamo in grado oggi di offrire un quadro riassuntivo preciso di quanto successo nel mercato finanziario italiano nell’anno che si è appena chiuso:
  • Nel 2015 non paiono essere ripartiti i prestiti bancari alle imprese ma parallelamente si è sviluppato – per la prima volta in Italia – un mercato nuovo e complementare al credito bancario “tradizionale”, quello dei Minibond.
  • Tra dicembre 2014 e dicembre 2015 le emissioni totali quotate sull’ExtraMOT Pro sono state più di 50 e il mercato è arrivato a valere ca 5,5 miliardi di Euro. Una crescita annua di ca. il 15% per il mercato globale dei minibond, con una forte predominanza delle emissioni di taglio inferiore a 50 M€ (che sono cresciute ad un tasso superiore al 60% e valgono oggi ca. 1,2 milirardi di Euro del totale)
  • Particolarmente interessante il trend netto e costante nei mesi di riduzione del taglio medio, della maturity e del tasso di interesse. A fine 2015 un minibond “tipo” è sottoscritto per un ammontare pari a 9,3 M€, con una scadenza di 5,4 anni e ad un tasso di interesse del 5,6%.
  • Come già accennato, grazie al Barometro Minibond: Market trends, con uscita trimestrale, abbiamo avuto la possibilità di seguire ogni singola operazione nel dettaglio e di tracciare un preciso identikit del minibond e ciò che ne viene fuori è che sono state privilegiate le emissioni di taglio inferiore a €50 M, le regioni del Nord sono state più attive dal punto di vista delle emissioni e col passare dei mesi c’è stato un incremento nel settori industrial, in quelli food & beverage e nell’ultimo trimestre nei settori Power & Utilities e Financial Services. 
Se questo dunque è quanto emerso nel corso dell’intero anno, vediamo anche nello specifico cosa è successo negli scorsi tre mesi e quali sono le differenze rispetto all’ultimo Barometro Minibond: Market Trends uscito a fine Settembre:
  • Raggiunto il numero di 148 emissioni sul mercato ExtraMOT Pro per un controvalore di poco superiore a €5,5 Mld
  • Continua il trend che vede aumentare le emissioni di taglio inferiore a €50 M: 12 su 14 emissioni del quarto trimestre appartengono a questa fascia
  • In riferimento alla emissioni di taglio inferiore a €50M nell’ultimo trimestre si è osservato un calo del taglio medio, che resta comunque mediamente inferiore a €10 M. Sono riduzione anche maturity e tasso di interesse, in linea con il terzo trimestre del 2015
  • Incremento dei settori Power & Utilities e Financial Services, in cui ricadono 6 emissioni sulle 14 dell’ultimo trimestre
  • Permane una spiccata concentrazione delle emissioni nelle regioni del Nord Italia
L’identikit aggiornato a Dicembre del minibond sotto €50 M è il seguente:
  • Taglio medio €9,3 M
  • Scadenza media: 5,4 anni 
  • Struttura del rimborso: 48% bullet (tutto a scadenza) / 52% con piano di ammortamento
  • Cedola media annua: 5,55%
  • Fatturato medio emittente: €93,9 M
A conclusione di tutto ciò, guardando sia ai dati dell’anno intero che a quelli dell’ultimo trimestre possiamo affermare che il 2015  è stato più che positivo per il mercato finanziario italiano e l’aspettativa per il 2016 è quella che il trend continui nella stessa direzione. Lecito attendersi emissioni di valore anche più contenuto e a tassi di interesse più competitivi rispetto a quelli attuali.

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