Il Portafoglio Italia regge alla discesa dei listini

La forte discesa dei listini azionari in queste prime tre settimane di gennaio non poteva non colpire anche il nuovo Portafoglio Italia 2016. Che ha comunque retto egregiamente: tutti e tre performano meglio del Ftse Mib che segna da inizio anno un calo dell11,16 per cento. Grazie soprattutto a Snam, in positivo del 3,5% e Terna (-0,38%), il portafoglio “5 dogs” segna -4,2%. quello dei “10 dogs” perde il 6,47% e infine il “PPP” (composto dalla sola Enel) un -8,6 per cento. Qui i risultati in dettaglio. I dati sono aggiornati all’apertura di stamattina.
Come vengono costruiti i tre portafogli? Il primo, quello dei “10 dogs” comprende appunto i 10 titoli con il dividend yield maggiore scelti tra i 40 del Ftse Mib. Ordinando questi 10 titoli per prezzo crescente e prendendo i primi cinque (quelli cioè con il prezzo inferiore) si ottiene il secondo portafoglio “5 dogs“: alla base del motodo è il fatto che un incremento (in assoluto) del prezzo ha un impatto percentuale maggiore su un titolo con un prezzo basso piuttosto che alto. Il terzo e ultimo portafoglio, detto “PPP” è composto infine da un solo titolo: il secondo dell’ordinamento (dal prezzo più basso a quello più alto). Si tratta solo di una anomalia statistica scoperta da O’Higgins ma valida anche sul mercato italiano: in genere – ma ovviamente non è una certezza – è un titolo che sovraperforma il mercato. Quest’anno è Enel.
Di seguito l’elenco dei 10 titoli: Unipolsai, Enel, Terna, Unipol Gf, Snam, StM, Banca Mediolanum, Tenaris, EniGeneraliMax Malandra

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