Il Regno Unito alzerà i tassi di interesse a novembre?

A cura di Azad Zangana, Senior European Economist and Strategist, di Schroders

Eccoci di nuovo in una situazione già vista: la Bank of England ha lasciato intendere che alzerà i tassi di interesse. Potrebbe avviare un rialzo già il mese prossimo, secondo le ultime attese sui mercati. Molti operatori sono confusi dai cambiamenti improvvisi della comunicazione dell’Istituto centrale, visto lo stato fragile dell’economia e l’incertezza creata dai negoziati sulla Brexit.

Naturalmente, è già capitato in passato che la BoE alzasse le aspettative, per poi non riuscire a rispettarle concretamente. Molto prima delle più recenti avvisaglie, la Banca si è guadagnata il titolo di “fidanzato inaffidabile”, affibbiatole durante una commissione di inchiesta guidata dal parlamentare laburista Pat McFadden nel 2014.

Il cambiamento più recente del sentiment si è manifestato dopo che Gertjan Vlieghe, un membro dovish del Monetary Policy Committee, ha lasciato intendere che ci stavamo “avvicinando al momento in cui i tassi dovrebbero iniziare a salire”. I mercati credevano che un rialzo dallo 0,25% allo 0,5% fosse possibile a partire da giugno 2018. Dopo il discorso del 15 settembre, questa previsione si è avvicinata tanto da riguardare ormai il mese prossimo. È cambiata anche la previsione per il rialzo allo 0,75%, che si è spostata da giugno 2020 a maggio 2018.

In risposta a ciò, i rendimenti obbligazionari sono saliti, così come la sterlina. Con i mercati ormai pronti a questa eventualità, la Bank of England deciderà davvero un rialzo?

Ci sono diverse riserve nelle recenti dichiarazioni da falco della Banca, che le offrono una via d’uscita rispetto a un rialzo a novembre. Il Monetary Policy Committee sarà sicuramente a conoscenza dell’importante rallentamento dell’economia di quest’anno e delle ragioni che hanno portato a questa situazione. Le imprese stanno investendo meno e le famiglie fanno fatica, schiacciate dalla crescente inflazione. La BoE non si è impegnata formalmente ad alzare i tassi a novembre, ma potrebbe trovarsi obbligata a farlo. Le è rimasta poca credibilità sui mercati e una svolta più dovish porterebbe a un brusco calo della sterlina.

Tuttavia, una serie di rialzi rapidi potrebbe sorprendere le famiglie, spingendole a risparmiare di più e innescando così una recessione. Idealmente, i rialzi dei tassi dovrebbero essere graduali, limitati e attuati di pari passo ad una ripresa dell’economia, o almeno della fiducia. Proprio quest’ultima parte sembra essere il pezzo che ancora manca alla Bank of England.

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