La fiducia degli investitori secondo State Street

L’indice a livello globale è sceso a 106,8, con un calo di 7,2 punti rispetto ai 114,0 del mese precedente. In particolare, l’indice ha registrato un calo in Nord America (da 124,8 a 112,9 punti) e in Asia, dove l’indice è sceso di 9,3 punti attestandosi al livello 100,7. In Europa invece l’indice ha visto un miglioramento di 6,3 punti, raggiungendo quota 96,5.

“Nel mese di novembre i riflettori sono stati ancora una volta puntati sulla Fed, dato che gli investitori si sono adeguati rispetto a una maggiore probabilità di un aumento dei tassi a dicembre”, ha commentato Ken Froot di State Street Associates. “Il sentiment nordamericano ha avuto eco a livello globale, dimostrando che gli investitori non sono pronti alla normalizzazione della politica monetaria USA, anche se il ritmo dovrebbe essere graduale”.

“Il sentiment europeo ha visto qualche miglioramento in risposta alle prospettive di un ulteriore stimolo da parte della BCE”, ha aggiunto Jessica Donohue, executive vice president e chief innovation officer di State Street Global Exchange. “Tuttavia la divergenza delle politiche monetarie non è stata sufficiente per portare il sentiment europeo di sopra della soglia di avversione al rischio. Inoltre, l’ottimismo asiatico ha registrato un forte inversione di tendenza in quando il continente è fortemente influenzato dal dollaro più forte e dal continuo calo dei prezzi delle materie prime”.

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