La finanza comportamentale applicata agli investimenti

“Ripercorrendo brevemente, con l’occhio dello psicologo, il susseguirsi degli avvenimenti che si sono svolti prima e dopo l’elezione di Donald Trump, rileviamo che si è trattato innanzitutto di una sequenza di emozioni”. Così Paolo Legrenzi, Professore Emerito Università Ca’Foscari, apre l’incontro L’economia nella mente e il caso GAM Star Financials Alpha Fund, organizzato da GAM (Italia) SGR in occasione dell’uscita di un nuovo libro firmato dal professore insieme con Armando Massarenti.
Ignoranza, Superbia, Sorprese. “Nel corso della vicenda Trump” sottolinea Legrenzi “per prima cosa c’è stata l’ignoranza mescolata con un eccessivo senso di sicurezza sui nostri strumenti previsionali e sulle nostre capacità di capire il futuro del mondo. Un cocktail micidiale, soprattutto nel caso di previsioni relative a casi singoli e non basate su frequenze passate di eventi analoghi. Parliamo allora di superbia, cioè dell’eccesso di fiducia nelle cose che conosciamo e nelle nostre previsioni sul futuro, fatte a partire da queste conoscenze. Si arriva così alla sorpresa, che deriva dal semplice scarto tra stime incerte ed eccesso di sicurezza nei confronti delle stime stesse. In conclusione non siamo stati costruiti per cogliere e analizzare intervalli lunghi e di conseguenza i punti di svolta ci colgono di sorpresa”.
Eventi imprevisti e opportunità di rendimento. C’è però anche chi punta sull’interpretazione sistematica delle emozioni per ricercare occasioni di profitto. E’ il caso del fondo GAM Star (Lux) Financials Alpha di GAM, gestito da Davide Marchesin, Portfolio Manager del team Non Directional Equity di GAM Lugano.
“Il fondo, spiega Luciano Scirè, Head of Retail Distribution Italy di GAM, è una strategia long short equity sui titoli finanziari globali con un livello di rischio abbastanza contenuto, circa 5% vol. annualizzata dal lancio. L’obiettivo della strategia è restituire all’investitore un risultato positivo cercando di far bene una sola cosa: la selezione dei titoli su cui scommettere al rialzo e quelli su cui scommettere al ribasso. In contesti di incertezza la risposta non può che essere specializzazione e approccio dal basso”.
“Il 2016 è stato un anno ricco di sorprese, prime fra tutte la BREXIT e l’elezione di Donald Trump. Entrambi gli eventi apparivano improbabili e la loro manifestazione ha causato un elevato impatto sui mercati finanziari”. Commenta Davide Marchesin “questo tipo d’incertezza non può essere eliminato ed è difficilmente sfruttabile per ottenere efficaci e consistenti scelte d’investimento. Ciò accade non solo perché questo tipo di sorprese non sono anticipabili, ma soprattutto perché il loro impatto sui mercati è notevolmente aleatorio. Nel caso ad esempio delle recenti elezioni in US, chi avesse scommesso sull’elezione di Donald Trump avrebbe probabilmente presunto una reazione negativa del mercato azionario, cosa che invece è stata puntualmente smentita.
Per massimizzare lo splendore e il valore di un diamante grezzo è necessario tagliarlo”. Prosegue Marchesin “allo stesso modo per massimizzare l’utilità dell’incertezza, è necessario focalizzarsi solo su una parte di essa: riducendola ad una realtà più semplice e modellabile, e in questi mondo gestiamo anche il nostro fondo concentrandoci nell’analisi dell’evoluzione degli utili societari e nella stima dei profitti, individuando le società dalle quali ci attendiamo sorprese positive o negative”.
L’impegno di Gam. “Per gestire al meglio i risparmi degli investitori, è fondamentale conoscere anche il funzionamento della mente e dotarsi degli strumenti culturali che consentono di evitare di prendere decisioni dettate dall’irrazionalità. Nasce da qui l’ultimo lavoro editoriale “L’economia nella mente” di Paolo Legrenzi e di Armando Massarenti, a cui ben volentieri abbiamo collaborato considerandolo un ulteriore e utilissimo tassello del mosaico di attività educational diverse che stiamo componendo da più di quattro anni”. Afferma Riccardo Cervellin Amministratore Delegato di GAM (Italia) SGR “Lo facciamo perché pensiamo che i consulenti finanziari debbano diventare una sorta di numi tutelari a cui affidare il benessere dei risparmiatore e della sua famiglia e, con questo intento, continuiamo il nostro progetto culturale ed educativo sia settimanalmente sul nostro sito per consulenti finanziari e banker, che con eventi e giornate formative sul territorio, che contribuendo ai progetti di ricerca con l’ateneo veneziano”.

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