La piattaforma Bridge” di EdR a quota 1 miliardo di euro in gestione

Cinque nuovi investitori, per un totale di €147m, si sono uniti alla piattaforma BRIDGE attraverso BRIDGE II, fondo di diritto lussemburghese. A meno di 2 anni dal suo primo closing, la piattaforma BRIDGE ha raccolto attraverso 3 fondi circa €1 miliardo, di cui €400m nel 2016. Il primo closing di BRIDGE II, all’inizio del mese di dicembre, ha coinvolto nuovi investitori in Italia, Germania e Francia e dovrebbe consentire un ulteriore closing all’inizio del 2017 (gli investitori sono attualmente in una fase avanzata della due diligence). BRIDGE II dovrebbe completare il suo fundraising nel corso del secondo trimestre del 2017 per un importo simile a BRIDGE I. Per gli investitori istituzionali alla ricerca di rendimento in un contesto di tassi bassi, l’alta qualità degli asset, la bassa volatilità e i flussi di cassa stabili su scadenze lunghe rappresentano aspetti fondamentali.
Come per BRIDGE I, questo fondo di seconda generazione, che è gestito dallo stesso team di 11 esperti basati a Londra, si propone di ampliare il range della piattaforma e catturare nuove opportunità attraverso il vasto universo di asset infrastrutturali disponibili.A fine 2016, la piattaforma BRIDGE si compone di tre fondi che  rappresentano un importo complessivo di quasi €1 miliardo in gestione.
Il commitment da parte degli investitori iniziali di BRIDGE II segna anche l’inizio del periodo di investimento del fondo. Tre investimenti sono già stati strutturati e chiusi poco prima della pausa di Natale. Queste prime opportunità vedono la piattaforma BRIDGE rafforzare la propria posizione nelle infrastrutture sociali e nelle telecomunicazioni, in queste ultime attraverso un primo investimento PPP (Public Private Partnership) nel settore della fibra ottica in Francia. Una nuova opportunità nel settore delle energie rinnovabili è stata strutturata e dovrebbe chiudersi presto, confermando il focus di BRIDGE su questo settore.
In un anno molto attivo per la piattaforma, queste opportunità recentemente  finalizzate portano a 10 il numero degli investimenti nel 2016. Il fondo BRIDGE I, investito al 94%, sta anche concludendo il periodo di investimento con un anno di anticipo rispetto alle previsioni. Le forti relazioni del team di investimento con gli sponsor consentono l’accesso a una vasta gamma di opportunità diversificate e consentono di operare come lead arranger nei principali finanziamenti di progetti infrastrutturali.
Considerando che il team investe solo per conto dei propri clienti, vengono selezionati  solo asset di alta qualità, con spread di credito interessanti, massima protezione dell’investitore in linea con il mandato ricevuto. Entrambi i fondi possono agire di concerto attraverso co-investimenti per accedere a opportunità che richiedono notevole capacità di investimento.
Jean-Francis Dusch, Managing Director e CIO di BRIDGE, ha così commentato: “Pensiamo che l’Italia sia un mercato fondamentale per i nostri investimenti, dal momento che ci sono opportunità in diversi settori con interessanti profili  rischio/rendimento. Attraverso BRIDGE I, abbiamo investito lo scorso novembre in Sonnedix (EUR 200m di rifinanziamento di un portafoglio di impianti di 69MW nel  settore fotovoltaico). Questo è stato il primo investimento di Bridge in Italia e abbiamo investito EUR 40m nel debito senior in qualità di Mandated Lead Arranger; si tratta di un investimento con rating Investment Grade che offre credit spread superiore a 200bps. Siamo anche stati recentemente coinvolti in un investimento nella rete autostradale domestica (Public Private Partnership) e anche nell’ambito di un progetto di sviluppo di una rete di fibra ottica; la prospettiva è di finalizzarli – tramite Bridge II – nel corso del primo semestre 2017”.

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