Le aziende guidano la ripresa

A cura di Deutsche AM

La stagione degli utili nel secondo trimestre è soddisfacente sia negli Stati Uniti sia in Europa. La crescita del PIL è solida e i mercati azionari sono in rialzo. Al clima di ottimismo sui mercati e tra le aziende, le Banche Centrali rispondono con un atteggiamento improntato alla cautela.

Per gli utili dell’indice S&P 500 la tendenza è in crescita (+9% su base annuale) per il quarto trimestre consecutivo e si registrano i migliori due trimestri dal quarto trimestre 2011. Gli utili delle aziende superano di ca. il 3% le previsioni e 11 dei settori che contribuiscono all’indice S&P 500 sono in crescita. Particolarmente soddisfacenti sono i risultati del comparto energetico. Anche per i ricavi si prevede una crescita per il quinto trimestre consecutivo: si tratterebbe dei cinque trimestri migliori dal secondo trimestre del 2012. Ai primi posti si conferma sempre il settore energetico. Questa stagione degli utili, migliore del previsto, si riflette anche nelle stime per il futuro. Dall’inizio del secondo trimestre il consenso per il 2017 è stato rivisto al rialzo dell’1%. Questi risultati confermano le nostre previsioni per gli utili di S&P 500 che dovrebbero giungere a $140 nei prossimi 12 mesi. Siamo cauti però per quanto riguarda la volatilità: l’indice VIX a nostro avviso non fornisce un quadro completo.

In base ai dati disponibili fino ad ora, gli utili dell’indice Stoxx 600 potrebbero salire nel secondo trimestre dell’8% su base annuale. Si tratta di un risultato positivo, ma inferiore al 23% registrato nel primo trimestre. Le stime sugli utili sono state ridimensionate già prima dell’inizio della reporting season, in seguito all’apprezzamento dell’euro. La crescita ha superato le stime di circa il 3%. Dieci degli undici settori dello Stoxx 600 hanno finora registrato risultati positivi, trainati (come negli Stati Uniti) dai ciclici, in particolare dal comparto energetico. Anche i ricavi sono cresciuti. Tuttavia il rapporto prezzo/utile per azione anticipato per i prossimi 12 mesi dello Stoxx 600 è caduto al livello minimo degli ultimi otto mesi in seguito al cambio EUR/USD, incidendo negativamente sulla performance delle azioni europee rispetto a quelle americane.

Le Banche Centrali rimangono al centro dell’attenzione. La Reserve Bank of India (RBI) ha tagliato i tassi, in seguito al basso livello di inflazione che permette alle autorità dell’area geografica una linea più flessibile per stimolare l’espansione. La Reserve Bank of Australia (RBA), invece, ha confermato i tassi e le sue previsioni economiche, evidenziando eventuali fattori sfavorevoli per l’economia che potrebbero derivare dall’apprezzamento del dollaro australiano (AUD). Anche la Banca d’Inghilterra (BoE) ha mantenuto invariata la sua linea di politica economica, sottolineando la necessità di risposte alla crescita dell’inflazione che ha superato il target.

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