Le commodity torneranno ad essere appetibili in scia alla discesa delle azioni?

“Se l’ottimismo è contagioso, il pessimismo è virale verrebbe da dire”. Ad affermarlo è Michael Palatiello, strategist di Wings Partners Sim  che commentando il sell-off generalizzato su tutti i mercati tiene a però sottolineare come: “paradossalmente gli eventi di queste ultime ore avrebbero dovuto essere più negativi per l’euro che per il dollaro dopo che Tsipras ha annunciato le proprie dimissioni, chiedendo il ritorno alle urne il più presto possibile (il 20 settembre possibilemente) e capitalizzare così la popolarità di cui ancora gode nonostante il nuovo accordo con i creditori non rispecchi le promesse elettorali che lo hanno portato al governo lo scorso gennaio”.

In questo scenario, il petrolio prova a invertire rotta, così come i metalli non ferrosi. “E’ mia opinione – sostiene Paltiello – che nel caso di una prolungata correzione del comparto azionario, le materie prime torneranno ad essere appetibili in ottica di diversificazione degli investimenti. Le commodity negli ultimi due anni sono state totalmente cannibalizzate da un mercato azionario che non presentava, almeno nella percezione collettiva, rischi di perdita. Ma prima che tale evento si verifichi è probabile che dovremo passare attraverso ancora fasi perturbate di mercato, anche perchè una volta che il panico è scattato (e vista la compiacenza che gli o peratori hanno avuto in questi ultimi anni il panico potrebbe essere ancor più pronunciato) si tende a vendere tutto, senza fare troppe distinzioni“.

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