Le occasioni dei Certificate “Pronti Contro Termine”

A cura di WeOptions.com
Nei giorni scorsi abbiamo segnalato ai nostri clienti un paio di occasioni a breve scadenza sulla tipologia di certificati che ricordano i più classici Pronti Contro Termine.
Per chi, nell’era dei tassi zero, ignorasse questa forma di “impegno della liquidità” con durata molto breve, un tempo diffusa, ne ricordiamo la definizione:  “sono contratti nei quali un venditore (generalmente una Banca ) cede, in cambio di denaro,  un certo numero di titoli a un acquirente (con consegna immediata, quindi “a pronti”) e si impegna, nello stesso momento, a riacquistarli dallo stesso acquirente a un prezzo (in genere più alto) e ad una data predeterminata “ (Wikipedia).
Come ricerchiamo sul mercato dei certificati d’investimento occasioni similari? Si deve partire dalla considerazione che, dal momento del collocamento di un Certificato, le variabili che ne determinano valore e quotazione sul mercato possono modificarsi anche in maniera sostanziale.
Per la categoria degli “Equity protection”, che garantiscono un determinato livello di protezione contro la discesa del sottostante come per es. la protezione totale al 100%, o anche un livello inferiore per es.all’ 85%, ci si dovrebbe aspettare che la quotazione dei certificati non scenda mai sotto il livello di emissione dello strumento pari a 100 (per quelli con garanzia 100%) o sotto la quotazione di 85 (per quelli con protezione 85%).
Tuttavia, per una serie di condizioni di mercato che modificano le variabili che determinano le quotazioni degli strumenti e quindi le risultante dell’incrocio tra domanda e offerta, può succedere che i certificati suddetti siano negoziati a prezzi inferiori a quelli di rimborso. Capita quando l’attività sottostante scende a quotazioni molto inferiori rispetto al livello di protezione, al punto da rendere decisamente improbabile l’eventualità di rialzi di forte entità che consentano di recuperarne il livello.
In queste situazioni gli strumenti hanno sostanzialmente modificato il profilo dei profitti e perdite suggerito dalla scheda prodotto dell’emittente all’atto del collocamento e hanno assunto la funzione di profitto del più classico pronti contro termine o meglio ancora di un’obbligazione zero coupon bond, dove, all’investitore non interessa nemmeno essere a conoscenza dell’attività finanziaria sottostante (azione, indice, commodity, cross valutario, ecc.) dal momento che ne viene riconosciuto il rimborso ad un determinato livello di prezzo, acquisendo la certezza di un rendimento predeterminato.
Normalmente questo rendimento predeterminato dovrebbe riflettere la remunerazione dei tassi di interesse di mercato; qualche volta, grazie anche al fattore volatilità, assume valori più consistenti con il vantaggio aggiuntivo di concretizzare una plusvalenza nella forma di redditi diversi compensabili (efficienza fiscale dello strumento certificate).
Ad es. ad inizio settimana abbiamo individuato:
ISIN: IT0005094054 emesso da Banca IMI, acquistato al prezzo di 84,70, verrà rimborsato sicuramente, almeno a quota 85 il 7 maggio 2018, con un rendimento dello 0,35% in meno di due mesi, ovvero un rendimento annualizzato superiore al 2%. Sotto è riportato il grafico con le quotazioni dell’ultima settimana.
IT0005094054
 

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