Le peripezie del dollaro in attesa di Powell

A cura di Arnaud Masset, analista di Swissquote

Sembra proprio che il dollaro non sappia quale direzione prendere. Dopo essere scivolato ieri a seguito della notizia del licenziamento del Segretario di Stato americano Rex Tillerson e della sua sostituzione con il capo della CIA Mike Pompeo, il biglietto verde ha proseguito la sua discesa, per quanto le conseguenze economiche del ricambio alla guida dell’Amministrazione Usa siano al momento di difficile interpretazione. E infatti questa mattina il dollaro si trova nuovamente in acquisto, supportato anche dalle parole del Presidente della BCE Mario Draghi che ha affermato che la banca centrale starà ben attenta a non soffocare nella culla i primi rigurgiti di inflazione, assertendo che la politica monetaria rimarrà paziente, persistente e prudente.

Ad ogni buon conto, nonostante i picchi di volatilità, il mercato dei cambi si mantiene relativamente quieto ormai da metà gennaio, suggerendo l’idea che gli investitori stiano solo aspettando che la “nuova” Fed avvii le danze la prossima settimana, quando il nuovo Presidente Jerome Powell farà il suo debutto nella conferenza stampa che seguirà il Comitato di politica monetaria e offrirà un aggiornamento delle previsioni economiche. Sarà interessante notare se e di quanto il suo tono si distaccherà da quello del suo predecessore Janet Yellen.

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