Mercato ancora su, ma a certe condizioni. I titoli sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 18 gennaio 2018

Nell’intervista della scorsa settimana aveva parlato della necessità di una pausa del rialzo a Piazza Affari, pur non escludendo un allungo fino ai 23.500 punti. Ora che questo livello è stato raggiunto, cosa si aspetta nel breve?

La pausa in laterale che il Ftse Mib sta vivendo intorno ai 23.500 punti dopo il test di area 23.700, è più che mai salutare dopo il rally visto da inizio anno. A mio parere questa pausa potrebbe essere ancora più salutare se continuerà almeno per altre 3-4 sedute, con oscillazioni nell’area compresa tra i 23.300 e i 23.800/23.900 punti. Questo range di oscillazione con baricentro in area 23.500, sarebbe salutare perchè favorirebbe un allontanamento dei principali indicatori e oscillatori tecnici dalla zona di ipercomprato nella quale si trovano ormai da qualche settimana.  Oltre la soglia dei 23.800/23.900 il Ftse Mib potrebbe anche superare l’area dei 24.000 punti, spingendosi in direzione dei 24.300/24.500 punti. Per contro sotto i 23.300 punti si profilerebbe una correzione con obiettivi oltre la soglia dei 23.000 punti e un avvicinamento dei corsi alle medie mobili a 21 e a 50 giorni che al momento transitano rispettivamente a 22.680 e a 22.515 punti. Personalmente spero che il Ftse Mib si mantenga ancora in trading range e che questo sia propedeutico ad una continuazione dell’uptrend di fondo.

Unicredit e Intesa Sanpaolo oggi guadagnano terreno, lasciando indietro le Popolari. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Unicredit si sta avvicinando al test della trendline discendente di medio termine che passa a quota 17,75 euro. Solo l’eventuale conferma del superamento di questo livello potrebbe far proseguire il titolo nell’uptrend iniziato con la prima seduta di quest’anno e spingere i corsi verso il top di agosto scorso a 18,35 euro in primis e in seguito in direzione della soglia dei 18,5 euro.

Intesa Sanpaolo ha accelerato al rialzo dopo il superamento della resistenza statica di breve-medio termine posta a quota 3 euro. Il titolo ora punta all’area dei 3,1 euro e potrebbe anche superarla, ma l’ipercomprato tecnico suggerisce estrema cautela, nonchè la necessità di una prossima fase laterale di consolidamento. Se quest’ultima sarà limitata al breve termine, potrebbe essere propedeutica ad un ulteriore rialzo di Intesa Sanpaolo verso area 3,3/3,4 euro.

Azimut è tornato al centro degli acquisti dopo la pausa delle ultime due sedute seguita al rally di lunedì scorso. Cosa può dirci di questo titolo?

Azimut dopo l’impetuoso rally di inizio settimana è stato respinto dalla resistenza statica di medio-lungo termine posta a quota 19,5 euro. Ora il titolo sta consolidando in fase laterale e potrebbe tornare in area 19,5 euro se i corsi riusciranno a mantenersi al di sopra del supporto statico a 18 euro. Non penso che in ogni caso Azimut possa spingersi per ora oltre i 19,5 euro e sinceramente suggerisco estrema cautela su questo titolo, visto anche il fortissimo ipercomprato.

Come valuta i recenti movimenti di Saipem anche alla luce dell’andamento del petrolio? Prevede ulteriore positività nel breve?

Saipem di recente ha confermato il superamento della resistenza statica di medio periodo posta a quota 4 euro. Questo movimento ha dato continuazione al canale ascendente imboccato dal titolo nella seconda metà di dicembre.  Al momento i corsi, al pari del Ftse Mib, si stanno muovendo in laterale, con baricentro di oscillazione intorno a quota 4,1 euro. Al superamento dei 4,2 euro, top del 16 gennaio scorso, Saipem potrebbe allungare il passo verso i 4,5 euro prima e in seguito oltrepassare la soglia dei 5 euro, fermo restano che andrà fissato uno stop loss rigido sotto i 4 euro.

Qual è la sua view su Pirelli che presenta un bilancio molto positivo dal suo ritorno in Borsa?

Pirelli è tornato in Borsa lo scorso 4 ottobre e appare graficamente inserito in un canale rialzista che al momento è ostacolato da una resistenza statica posta in zona 7,95/8 euro. L’eventuale conferma del superamento della soglia degli 8 euro potrebbe portare il titolo a segnare nuovi massimi a quota 8,3 euro prima e in seguito intorno agli 8,6 euro, con successivi allunghi fino alla soglia dei 9 euro più in là nel tempo.

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