Mutui, il 2017 si chiude con il calo della surroga e la scelta del fisso

Un bilancio del 2017 sul fronte del mercato immobiliare emerge dall’ultimo Osservatorio elaborato da MutuiOnline.it che evidenzia un progressivo aumento dei mutui erogati per acquisto prima casa (40,7%), rispetto al 35% del 2016 e al 29,3% del 2015, di contro a una graduale riduzione dei mutui per surroga la cui percentuale è scesa dal 64,6% del 2015 al 50,6 % in chiusura del 2017.

Più specificatamente, il IV trimestre dell’anno appena concluso ha registrato una percentuale del 46,8% dei mutui erogati per l’acquisto della prima casa in crescita rispetto al I trimestre (33%). I mutui per sostituzione e surroga, con il 44,1% delle erogazioni registrate a dicembre, hanno perso decisamente terreno rispetto al 59,5% del primo trimestre.

In questa fase di tassi ancora vantaggiosi, gli italiani hanno di gran lunga preferito il tasso fisso con il 84% delle erogazioni se si considera l’intero anno;  il (76,6%) se si valutano quelle registrate nel IV trimestre 2017 rispetto al variabile (19,5%).

Per quanto riguarda la durata, la maggioranza dei mutui erogati a dicembre è a 20 anni (32,6%), ancora in graduale aumento dall’inizio dell’anno (30,7% erogati nel I trimestre). In leggera crescita anche l’importo medio degli erogati (123,240 Euro). Il 36,8,% dei mutui è stato concesso per una classe d’importo compresa tra i 50.001 e i 100.000 Euro.

Per quanto riguarda le classi d’età, il 45,9% dei finanziamenti è stato erogato alla fascia d’età compresa tra i 36 e i 45 anni e il 39% per una classe di reddito tra i 1.501 e i 2.000 Euro.

Da un punto di vista geografico, si distingue ancora il Nord con il 46,6% dei mutui erogati, seguito dal Centro (36,2%) e dal Sud (11,5%) e isole (5,7%).

Nel corso degli ultimi 12 mesi i tassi medi concessi sono rimasti abbastanza costanti, ma se a livello di media annuale il fisso è rimasto pari al 2,3% nel 2016 e a 2,2% nel 2017 (media dei tassi per i mutui a 20 e 30 anni),  il variabile è calato dall’1,23% all’1,01%; se si guarda all’andamento mese per mese, il fisso è passato dal 2,4% di gennaio 2017 al 2,1% di dicembre 2017 (con “picchi” del 2,4% registrati a inizio anno) , mentre il variabile è passato dall’1,13% allo 0,93%.

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