a cura di Etf Securities
Nel valutare i nuovi investimenti, anche gli investitori più ottimisti tengono d’occhio i rischi di ribasso. In linea teorica, gli attivi come i titoli azionari dovrebbero registrare un movimento regolare al rialzo nel corso del tempo man mano che le società maturano e diventano più remunerative. Purtroppo, però, i mercati non aumentano sempre di valore; come abbiamo visto più e più volte i fattori che spingono al ribasso possono subentrare con la stessa forza di quelli al rialzo. L’Indice FTSE 100 rappresenta un utile esempio in tal senso. Sebbene l’Indice abbia registrato buoni risultati negli ultimi anni, che lo hanno portato ad avvicinarsi ai massimi storici, ha comunque ceduto terreno in quasi la metà (48%) delle sessioni di borsa nell’ultimo decennio1. Altri investimenti possono essere ancora più volatili. In soli tre anni il prezzo del petrolio, ad esempio, è diminuito, passando da oltre USD 100 al barile a meno di USD 50 di oggi.
E sul fronte delle valute? La sterlina, che in passato era considerata una delle valute più solide e stabili al mondo, vale al momento attorno a USD 1,303, dopo aver toccato quota USD 1,70 tre anni fa. Tenendo a mente gli esempi che precedono, è chiaro che mantenere una posizione corta in periodi di debolezza dei mercati può essere altrettanto redditizio che mantenere posizioni lunghe nelle fasi di rialzo. Eppure pochi investitori sembrano tenere in considerazione gli investimenti short, il che appare strano vista la portata del ribasso potenziale di molti mercati. Infatti, degli attivi totali detenuti in ETP con effetto leva su azioni e materie prime al 31 luglio 2017, meno del 30% era investito in prodotti short.4. Vista la volatilità intrinseca dei mercati finanziari mondiali, sembra insolito che gli investimenti in prodotti long siano più del doppio degli investimenti in prodotti short.
Superare la naturale propensione per i prodotti long
La propensione degli investitori a favore degli investimenti long potrebbe avere radici psicologiche. La teoria economica ci dice che “l’investimento” è il processo mediante il quale si alloca il capitale in modo efficiente tra chi ha un surplus di capitali (investitori) e chi ha un surplus di idee (imprenditori). Se queste idee hanno successo, chi ha fornito i capitali e chi li ha utilizzati dovrebbero guadagnarci. Di conseguenza, la mentalità di molti investitori tende ad essere governata dai guadagni e dai risultati positivi che possono offrire mercati rialzisti. Non sorprende quindi che gli investimenti long abbiano una siffatta capacità di attrazione universale.
Per contro, gli investimenti limitati nei veicoli short suggeriscono come pochi investitori stiano valutandone l’utilizzo, anche tra coloro che ne comprendono il potenziale per riuscire a sfruttare i ribassi dei mercati. Vi è probabilmente la percezione che i prodotti short siano adatti unicamente agli investitori più sofisticati o professionali, oppure che sia troppo difficile ottenere agevolmente un’esposizione corta ai mercati target.
Oppure manca la consapevolezza dell’esistenza di prodotti facilmente accessibili che potrebbero permettere agli investitori di sfruttare i ribassi dei mercati. Gli ETP short, ad esempio, non richiedono operazioni di prestito di titoli, negoziazioni di opzioni oppure che gli investitori abbiano un conto di margine. È probabile che gli investitori che hanno poca familiarità con questi concetti abbiano ignorato la possibilità di assumere posizioni corte, senza comprendere la relativa facilità con la quale sia possibile farlo investendo in un ETP short. Se da un lato i prodotti sono di facile accesso, è comunque essenziale che gli investitori comprendano e conoscano bene i rischi associati agli ETP short prima di valutare eventuali ipotesi di investimento.
Nello specifico, mentre gli ETP short mirano a offrire rendimenti per un periodo di tempo specifico (normalmente un giorno), i rendimenti dei prodotti detenuti per periodi più lunghi possono scostarsi dal benchmark sottostante. L’andamento dell’investimento sarà influenzato dal resetting periodico e dall’effetto compounding. Gli investitori devono monitorare attivamente e gestire i loro investimenti giornalmente; in altri termini, gli ETP short non sono adatti agli investitori passivi che privilegiano un approccio “buy and hold ”. Al di là dei rischi, è importante che gli investitori siano consapevoli della loro naturale propensione per gli investimenti long, e saranno disponibili a superarla nelle fasi in cui i mercati presentano uno scarso potenziale di rialzo.
Esposizione pura
Una delle caratteristiche più importanti degli ETP è quella di fornire un’esposizione pura agli investimenti sottostanti. Prendiamo ad esempio l’oro. Un investitore attivo che ritiene che il prezzo dell’oro sia eccessivamente elevato e quindi a forte rischio di correzione, potrebbe prendere in considerazione l’adozione di una posizione corta su una società aurifera quotata. L’operazione appare logica; storicamente vi è stata una ragionevole correlazione tra prezzo dell’oro e performance dei titoli delle società aurifere. Ma se quella società fa una nuova importante scoperta, oppure riceve una proposta di acquisizione? Questi eventi potrebbero far schizzare al rialzo il corso azionario, anche nel caso in cui il prezzo dell’oro scendesse in linea con le attese dell’investitore. Con una posizione corta sul titolo azionario, l’investitore sarebbe esposto a notevoli perdite. L’investimento in un ETP corto sull’oro avrebbe invece permesso all’investitore di beneficiare della correzione del prezzo dell’oro, senza esporlo ad ulteriori e involontari rischi esterni.
Gli ETP offrono altri importanti vantaggi
Gli ETP offrono un modo semplice e poco costoso per diversificare il portafoglio. In molti casi, possono offrire l’accesso a mercati e classi di asset che sarebbero altrimenti fuori dalla portata degli investitori.
Trasparenza : Gli ETP sono quotati su borse riconosciute e regolamentate, e presentano quindi una chiara visibilità dei prezzi. Al pari delle azioni, gli ETP sono connotati da un codice di borsa che permette agli investitori di seguire l’andamento dell’investimento. La performance giornaliera degli ETP short dovrebbe essere inversamente proporzionale alla performance giornaliera del loro indice/benchmark specifico 5. Le componenti degli ETP sono generalmente pubblicate dall’emittente con frequenza giornaliera. Questi ultimi informano su cosa è compreso in ogni ETP e quindi gli investitori possono vedere esattamente cosa possiedono.
Liquidità : Gli ETP sono negoziati e regolamentati proprio come le azioni e gli investitori possono comprarle e venderle utilizzando il loro conto titoli esistente. La presenza di molteplici market maker indipendenti assicurano che il mercato presenti liquidità in abbondanza. È quindi facile e agevole vendere un ETP qualora non si desideri più mantenere un investimento oppure quando si ritenga che siano stati ormai acquisiti i risultati a breve termine attesi.
Scelta : È disponibile un ampio spettro di ETP, sia long che short. Questo permette agli investitori di sfruttare la forza o la debolezza di un’ampia gamma di mercati azionari, valutari e di materie prime. Ci sono anche opzioni con effetto leva, sia long che short, generalmente con leva di 2x o 3x, che permettono agli investitori di accrescere i guadagni dai movimenti. positivi o negativi. degli investimenti sottostanti. I prodotti ad effetto leva presentano tuttavia dei rischi aggiuntivi, poiché ad essere moltiplicati non sono solo i guadagni ma anche le perdite. È fondamentale che gli investitori siano consapevoli di questi rischi e siano in grado di tollerare perdite significative nel breve periodo. 6 La varietà dei prodotti offerti consente agli investitori di selezionare con precisione quale sia il più adatto a ciascun investitore in funzione delle informazioni sui mercati e delle caratteristiche specifiche della strategia d’investimento prescelta. In particolare, gli ETP short possono essere utili per gli investitori i cui portafogli presentano un marcato orientamento long. Essi possono essere utilizzati tatticamente per integrare strategie “buy and hold”, permettendo agli investitori di implementare giudizi ad alta convinzione su mercati specifici, sfruttando eventuali inefficienze dei mercati e aumentando i rendimenti a breve termine.