Pericoli dietro l’angolo per gli investitori

L’indice di Goldman Sachs, studiato per monitorare le condizioni di mercato, evidenzia un alto rischio per gli investitori, associato ai fondamentali e che potrebbe condurre a un mercato ribassista, definito come uno storno di almeno il 20% dai massimi.

Tuttavia la banca d’affari evidenzia che il basso tasso di disoccupazione ed il buon momento per la crescita economica riducono il rischio di un’estensione delle flessioni del mercato, con l’avvio di una fase discendente protratta che diviene un’ipotesi meno probabile. Lo stesso dicasi per una eventuale recessione portata da una crisi di Wall Street, che al momento non viene visto come uno scenario principale, anche per via di un tasso d’inflazione che rimane al di sotto del target del 2% (secondo il PCE index) lasciando spazio alla Federal Reserve per interrompere la stretta monetaria e dare sollievo ai mercati in caso di necessità.

In questo scenario, prosegue la fase laterale delle quotazioni del cambio euro/dollaro, con i corsi che stornano dall’area di massimo (1,2450) tornando a scambiare al di sotto di quota 1,23 e confermando la situazione di trading range 1,2200-1,2500 in cui si trova il mercato da oltre due mesi. Le quotazioni registrano un rafforzamento del biglietto verde grazie a una clima di maggiore distensione dei rapporti tra Cina e Stati Uniti, promosso da Pechino nonostante la possibile imposizione di nuove sanzioni commerciali ad opera di Washington. In un’ottica di breve periodo, le quotazione del cambio non sembrano avere le potenzialità di uscire da quest’area di estremo, evidenziante anche dalla neutralità degli indicatori di momentum, lasciando probabilmente il mercato in una fase di incertezza di breve. In un’ottica di medio periodo, sarà solo l’uscita del mercato da questa fase di neutralità a fornire una chiara indicazioni sulle reali potenzialità direzionali del mercato.

euro-dollaro

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