Petrolio Wti in trading range

Inizio settimana in calo per le quotazioni del petrolio Wti. “Colpa” delle prospettive di un aumento della produzione Usa di greggio che gravano sul mercato. In particolare, in base agli ultimi dati pubblicati da Baker Hughes, nel corso della scorsa settimana, il numero di trivelle statunitensi sarebbe aumentato di 29 unità, per un totale di 551, segnando il livello più alto dal novembre del 2015. Inoltre, dalla seconda metà del 2016, la produzione Usa di crude è salita del 6%, nonostante rimanga del 7% inferiore rispetto ai livelli storici del 2015. Di fronte a questo scenario poco conta che sia l’Opec sia i Paesi non appartenenti al cartello stiano portando avanti con serietà l’accordo del taglio alla produzione siglato a fine anno.

Dal punto di vista tecnico il Wti resta comunque in trading range intorno ai 52,5 dollari per barile. E solo il superamento della resistenza di breve a quota 53,65 favorirebbe un allungo dei corsi verso l’area 54,30/55,20. Sotto 52 obiettivi invece ribassisti in zona 50,7/50,5 dollari.     G.R.

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petrolio wti

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