Svizzera, rallenta il Pil ma aumentano gli ordini all’industria

Il prodotto interno lordo (PIL) ha subito tra il 2014 e il 2015 un rallentamento nella maggioranza dei cantoni. Ticino e Grigioni non sfuggono a questa tendenza. In Ticino la progressione si attesta al +0,4% (+2% nel 2014) mentre nei Grigioni si è registrata una contrazione dell’1% (+1,3% nel 2014). Nonostante ciò si segnalano andamenti positivi nei cantoni di Neuchâtel (+4,4%), Sciaffusa (+2,9%) e Zugo (+2,8%).

A livello nazionale si registra un +1,2% in rallentamento rispetto al 2,4% dell’anno precedente. Nel 2015 hanno fatto da traino alla crescita economica nazionale il commercio all’ingrosso, i servizi assicurativi e il settore dei servizi sanitari. In difficoltà invece le banche e gran parte dell’industria manifatturiera, che ha subito il contraccolpo dell’abbandono della soglia minima di cambio EUR/CHF.

Da notare che però, secondo quanto riportato dal sito della Rsi, il valore del franco in discesa e la positiva situazione congiunturale si stanno riflettendo vantaggiosamente sull’attività industriale elvetica, come dimostra l’indice dei responsabili degli acquisti, salito in novembre a quota 65,1, il valore più alto dal luglio del 2010.

L’aumento di 3,2 punti deriva in massima parte dalla dinamica economica registrata in Europa, che ha permesso il rafforzamento dell’euro, stando a quanto osservano gli esperti di Credit Suisse nel comunicato pubblicato venerdì. Analizzando le singole voci, emerge l’importante numero di ordini in arrivo e l’assottigliamento delle giacenze oltre all”aumento dei posti di lavoro, seppure a ritmo moderato.

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