Reddito o rendimento?

di Thomas Schneider, Director Sud Europa e Responsabile per l’Italia di Russell Investments

I portafogli cosiddetti “income-oriented”, ossia orientati alla generazione di reddito, sono delle scelte molto interessanti soprattutto per quegli investitori che si trovano già in pensione. Da un punto di vista strettamente psicologico, questi portafogli possono apparire interessanti in quanto offrono un modo semplice per pianificare i propri investimenti e sembrano evitare il pericolo di dover intaccare il capitale primario. Sfortunatamente, l’attuale contesto di mercato di bassi tassi di interesse rende difficile per gli investitori seguire prudentemente questo sentiero. Molti investitori sono alla ricerca di un rendimento più alto di quello che sarebbe definito “sostenibile”. Il reddito di breve periodo viene preferito rispetto alla crescita di lungo termine, così facendo può avvenire una diminuzione del proprio capitale disponibile e si mettono a rischio sia i portafogli, sia la capacità di generare reddito futuro.

I consulenti e promotori finanziari possono aiutare i loro clienti ad avere un approccio più attento attraverso 4 considerazioni:

1. Attenzione ai rischi della “ricerca di rendimento” Gli investitori considerano il rendimento come una fonte di reddito all’interno dei loro portafogli, ma molti collegano a quegli investimenti che offrono un rendimento interessante un aspetto conservativo o un livello di sicurezza più alto di quanto sia in realtà. Spesso, infatti, non è così – visto che a rendimenti più alti si associano rischi più elevati – e si possono avere delle perdite significative.

2. Bilanciare le necessità di rendimento di “oggi” con quelle di “domani” Di quanto reddito ha bisogno un investitore è una decisione rilevante e può essere difficile da determinare. Ciò è reso più difficile dal fatto che il reddito deve durare per diverso tempo. E non si sa per quanto. Solo il consulente finanziario e il cliente possono definire quanto reddito è probabilmente sufficiente, e quanto è possibile generare da un portafoglio. Quando si raffrontano fondi o idee di investimento, bisogna quindi essere sicuri di prendere in considerazione il rendimento totale e non solo il rendimento attuale.

3. Diversificare attraverso molteplici fonti di rendimento Per poter riuscire a ottenere un equilibrio tra le necessità di reddito attuali e future, bisogna considerare un approccio diversificato attraverso molteplici fonti di rendimento tra azioni, reddito fisso e real asset. Molti titoli che offrono più alti rendimenti possono essere aggiunti in un portafoglio diversificato, ma – come molte cose nella vita – la chiave sta nella moderazione. Un approccio diversificato può offrire un rendimento interessante e permettere al portafoglio di crescere – sostenendo e potenzialmente facendo crescere il reddito nel futuro.

4. Adattarsi ai rischi e alle opportunità esistenti sui mercati Così come il contesto attuale degli investimenti è diverso da quello passato, così quello futuro sarà differente da quello di oggi. E’ importante, quindi, essere consapevoli di tutti i rischi e le opportunità del mercato e prendere in considerazione una soluzione di investimento incomeoriented che possa cercare proattivamente e adattarsi velocemente ai cambiamenti che possono avvenire.

Per concludere, non crediamo che il rendimento debba essere l’unico driver per le decisioni di investimento. Se un investitore è alla ricerca del rendimento, può essere utile indirizzarlo verso un approccio più diversificato che cerchi di ottenere un rendimento “sostenibile”. Tutto sta nel bilanciare le necessità di reddito attuali e future.

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