Rischio politico in Europa, occhi puntati verso fine anno

Di Alberto Biolzi, Responsabile Direzione Wealth Management di Cassa Lombarda

Il quadro macro positivo sembra protrarsi anche nel quarto trimestre e ciò dovrebbe supportare gli attivi di rischio. Solo uno shock esterno o un “repricing” delle aspettative sui tassi delle banche centrali (in particolare della FED) potrebbe compromettere tale scenario.

Con gli indici PMI confortevolmente sopra i 50 punti e utili in crescita di oltre il 5%, l’azionario dovrebbe comportarsi positivamente. La stagione delle trimestrali in Usa entrerà progressivamente nel vivo con i big della finanza (Citigroup e JPMorgan giovedì e Bank of America venerdì). In generale, dalla fine del secondo trimestre, le stime degli analisti sono state aggiustate al ribasso e quindi una sorpresa positiva sugli utili aziendali appare probabile, grazie anche al dollaro debole.

Il rischio politico potrebbe riemergere nel finir d’anno in Europa (vedi futuro del governo tedesco, evolvere della crisi in Catalogna, negoziati sulla Brexit e approssimarsi delle elezioni in Italia) e in Asia (tensioni con la Corea del Nord).

La Bce si riunirà il prossimo 26/10, quando verranno fornite nuove indicazioni sul futuro del QE.

Il calendario macro in Usa si concentrerà tra giovedì e venerdì, con i dati di inflazione, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori elaborata dell’Università del Michigan. Mercoledì, invece, saranno pubblicati i verbali dell’ultimo FOMC della FED. In Europa si attendono i dati di produzione industriale e l’indice Sentix. In Cina, di interesse il saldo della bilancia commerciale e i prestiti. Usa e Turchia hanno sospeso i servizi relativi alla concessione di visti per l’entrata nei rispettivi Paesi a causa dell’escalation delle tensioni dopo l’arresto di un funzionario turco del consolato Usa a Istanbul e questo contribuisce al brusco indebolimento della lira.

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