Salutare pausa di consolidamento per Piazza Affari. I titoli sotto la lente

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 9 agosto 2017

L’indice Ftse Mib ha provato a spingersi oltre i 22.000 punti salvo poi tornare a perdere terreno oggi. Come valuta i recenti movimenti del mercato e quali sono le sue attese nel breve?

Quella di oggi, almeno per il momento, la possiamo definire come una salutare correzione limitata al breve termine che però potrebbe anche prolungarsi fino ai 21.575 punti di Ftse Mib, al test della media mobile a 21 sedute. Quest’ultima più o meno da un mese e mezzo a questa parte funge da supporto dinamico ascendente. Questo movimento correttivo è a mio parere propedeutico alla continuazione del trend ascendente di lungo periodo iniziato a fine novembre dello scorso anno. E’ possibile quindi che il Ftse Mib si riporti in modo stabile al di sopra della soglia dei 22.000 punti. Il consiglio è di fissare uno stop and reverse sotto i 21.575 punti, visto che l’abbandono di tale soglia potrà aprire le porte ad una correzione più severa. Sopra i 22.000 punti invece il Ftse Mib avrà un primo obiettivo a 22.250 punti e un target successivo in area 22.500, ma l’ulteriore ascesa dei corsi sarà caratterizzata a mio avviso da una salita a piccoli passi, complici anche i bassi volumi di scambio. In sintesi non sono per nulla allarmato dalla discesa di queste ore a Piazza Affari che potrebbe essere un’occasione per incrementare le posizioni long sul Ftse Mib, a patto che non sia violato il supporto dei 21.575 punti di cui parlavo prima.

Nel settore bancario qual è il suo giudizio su Ubi Banca e Bper Banca? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Bper Banca è stato respinto con volumi in decisa ascesa dalla resistenza posta in area 5 euro e se venisse confermata la violazione della media mobile a 21 sedute che al momento passa a quota 4,8 euro, il titolo potrebbe scendere ulteriormente. In tal caso avremo un primo obiettivo a 4,5 euro e in seguito a 4,3 euro, tenendo presente che solo l’eventuale ritorno sopra quota 5 euro, evento che ritengo abbastanza improbabile visto l’incremento dei volumi in corrispondenza di una candela ribassista, aprirebbe le porte ad un allungo verso i 5,25/5,28 euro.

Tecnicamente Ubi Banca mi sembra impostato un po’ meglio di Bper Banca, anche se il titolo è stato respinto dalla resistenza statica di breve termine posta a quota 4,2 euro. L’uptrend di fondo iniziato nelle prime sedute di giugno per ora rimane intatto, a meno della violazione della media mobile in area 4 euro, dove passa anche il supporto dinamico ascendente di breve-medio termine. Sarà importante attendere la conferma del superamento di area 4,2 euro per assistere ad un ulteriore allungo dei corsi con obiettivi a 4,4 euro prima e a 4,6/4,65 euro in seguito.

Buzzi Unicem dopo il calo di ieri viene colpito da vendite ancora più forti oggi. La flessione in atto è un’occasione d’acquisto?

E’ sempre meglio evitare di afferrare il coltello che cade, ma se il titolo dovesse scendere ulteriormente al di sotto di quota 20 euro e precisamente a ridosso del supporto statico di medio-lungo termine in zona 19,5/19,45 euro, potrei valutare un acquisto. Al raggiungimento del livello appena segnalato potremmo assistere ad un rimbalzo verso i 20,7 euro prima e in seguito in direzione dei 21,3/21,4 euro.
Se sarà confermata invece la violazione dei 19,45 euro, allora Buzzi Unicem potrebbe continuare a scendere fin verso l’area dei 18 euro.

Tra i titoli che oggi provano ad evitare le vendite troviamo Italgas. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Italgas sta testando il massimo storico in zona 4,92 euro, al di sopra della quale potrebbe continuare l’uptrend iniziato alla fine di novembre dello scorso anno e spingersi verso nuovi record di sempre in area 5,2/5,3 euro prima e a 5,5/5,75 euro in seguito.
A chi volesse acquistare Italgas suggerisco di fissare uno stop loss molto rigido sotto quota 4,75 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Tra i titoli a minore capitalizzazione segnalo Immsi che è graficamente inserito dalla seconda metà di quest’anno in un canale ascendente che ad inizio agosto ha riportato i corsi al test della resistenza statica di lungo termine in zona 0,5 euro. Al momento Immsi sta oscillando in trading range intorno a quota 0,48 euro e una volta messo alle spalle l’ostacolo di 0,5 euro, potrebbe ulteriormente salire verso 0,54 euro prima e in seguito in direzione di 0,56/0,57 euro, avendo cura di fissare uno stop loss a 0,466 euro.

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