Salvataggio Banche Venete, risposta positiva del mercato. Per ora

Di Alberto Biolzi, Responsabile Direzione Wealth Management di Cassa Lombarda
Questa settimana saranno pubblicati i dati di inflazione in Eurozona che dovrebbero confermare uno scenario di pressioni disinflazionistiche, rafforzando così l’idea di una Bce ancora accomodante. Questo dovrebbe supportare i bond governativi di Eurozona, a fronte di un’offerta stimata in linea con la media settimanale di quest’anno (circa 18,5 miliardi di euro) e in gran parte proveniente dall’Italia (13 miliardi di euro). Saranno inoltre diffusi i sondaggi di fiducia di Eurozona, la variazione della massa monetaria (M3), le vendite al dettaglio e la disoccupazione tedesche.
Questa settimana l’Opec pubblicherà l’indagine di produzione del mese di giugno: si prevede un ulteriore incremento dell’output, in particolare da Libia e Nigeria e ciò potrebbe accentuare le pressioni ribassiste sul greggio. Una lettura stabile dell’indice PMI cinese potrebbe sostenere, invece, i metalli industriali.
Il calendario macro negli Stati Uniti prevede: ordini di beni durevoli, compromessi per l’acquisto di case, la terza stima del Pil del primo trimestre, redditi e spese personali, oltreché fiducia dei consumatori e Chicago PMI.
L’azionario europeo dovrebbe beneficiare ancora del calo del rischio politico percepito (vedi solida maggioranza di Macron per un programma di riforme pro-euro, minor rischio di elezioni anticipate in Italia e perdita di consenso del M5S). I listini, tuttavia, potrebbero essere esposti a prese di profitto in caso di delusioni sul fronte macro.
Nel week-end, il governo ha approvato il salvataggio delle Banche Venete, con un impegno massimo di 17 miliardi di euro. Le prime reazioni dei mercati appaiono positive avendo eliminato un significativo elemento di incertezza. Intesa disporrà di una clausola risolutiva che prevede l’inefficacia del contratto nel caso in cui il Decreto Legge non fosse convertito in legge, ovvero fosse convertito con modifiche o integrazioni tali da rendere l’operazione più onerosa.

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