Sapete prevedere quando arriva un temporale sui mercati finanziari?

A cura di Daniele Beranrdi, Ad Diaman Scf
Abbiamo toccato i massimi di mercato? Il mercato azionario crescerà ancora oppure è il momento di prendere profitto dei guadagni degli ultimi anni? Cosa conviene fare? Alleggerire? Aumentare l’esposizione? Disinvestire tutto? Esiste un indicatore statistico che possa aiutare a fare scelte corrette di investimento?
Permettetemi un raccontarvi la genesi del DISTRUPTION INDICATOR, in un era, il 2009, in cui il termine Disruption o Disruptive non era ancora utilizzato come viene utilizzato oggi soprattutto nel mondo delle start-up.
LA STORIA. Febbraio 2009, quinta edizione del Quantitative & Asset Management Workshop che si teneva ancora a Milano. In quell’anno il key speaker era Edward Altman, proprio lui, l’inventore dello Z-score e uno dei massimi esperti di Corporate Bond.
Dopo di Altman ha parlato Carolina Minio Paulello, all’epoca era (nientemeno) Head of Quantitative Research di Goldman Sachs in Europa. Carolina ha presentato un fantomatico Disruption Indicator, a suo dire in grado di predire abbastanza bene le turbolenze dei mercati finanziari.
Ho ritrovato la presentazione, tra l’altro molto interessante in vari passaggi, e quindi ho riportato la slide che rappresentava questo indicatore di turbolenza.

Mi ricordo benissimo le parole di Carolina che disse: “se avessimo dato maggior peso a questo indicatore che era già live nel 2007, avremmo probabilmente fatto meno errori nel 2008”.
MOTIVAZIONE. Queste parole mi “gasarono”, perché noi stavamo lavorando su un indicatore di rischio multifattoriale, e quindi poter avere un indicatore del genere in grado di dirci quando il rischio di un “temporale” aumenta mi ha dato la spinta di lavorare con determinazione alla creazione di un nostro personale Disruption Indicator.
Il difetto principale che avevo notato a vista, dell’indicatore di Goldman Sachs, era la variabilità molto accentuata.
Per esperienza, un indicatore troppo variabile fornisce troppi falsi segnali che non sono utili, anzi, per interpretare cosa fare e ancora peggio se ci attacco sopra un sistema automatico di trading.
RICERCA & SVILUPPO. Quindi insieme al mio dipartimento di ricerca, abbiamo studiato e realizzato un indicatore basato su una serie di differenti mercati finanziari, al fine di trovare un parametro abbastanza stabile ma che contemporaneamente sia in grado di segnalarmi variazioni nello stato complessivo del mercato.
Per calcolare il DIAMAN Disruption Indicator utilizziamo i seguenti fattori:
– Spread Corporate Index
– Volatilità delle valute (Deutsche Bank FX Volatility Index)
– Volatilità EuroBund
– Volatilità delle commodity (Dow Jones-AIG Commodity Total Return Index)
– VIX (CBOE Volatility Index)
– Volatilità del petrolio (Crude oil)
Ovviamente la composizione ed il peso di ciascun indicatore è proprietà intellettuale di DIAMAN, ma comprenderete che questo indicatore è sensibile ai principali mercati finanziari, siano esse valute, commodities, fixed income o equity; non appena succede qualcosa di strano in uno di questi mercati, per esperienza si contagiano anche gli altri mercati, e nel momento in cui l’allerta aumenta, gli operatori professionali di tutto il mondo cambiano atteggiamento nei confronti del mercato.
FANTASTICO. Quando lanciammo questo indicatore nel 2009, pensavamo che sarebbe stato utile, ma non credevamo effettivamente che potesse avere una capacità predittiva così efficiente e che con pochi segnali fosse in grado di interpretare i movimenti, almeno quelli significativi dei mercati finanziari.

Comprenderete l’importanza di avere a disposizione un indicatore del genere, soprattutto se non vi disturba e preoccupa ogni tre per due con falsi segnali.
Ebbene, dopo aver lanciato il DIAMAN Disruption Indicator, sollecitati da una Banca Austrica che cercava un indicatore del genere per le loro gestioni patrimoniali, anche noi abbiamo integrato tale indicatore nei nostri modelli soprattutto di timing sui fondi.
Nel grafico precedente potete vedere come applicato sul MSCI World, il Disruption Indicator può restituire dei risultati nettamente superiori al Buy & Hold con pochi segnali operativi, riducendo il drawdown e l’ulcera a voi e ai vostri clienti.
DISRUPTION INDICATOR PER TUTTI. Dopo 8 anni di onorata carriera, con un servizio live per alcuni clienti istituzionali, abbiamo deciso che questo indicatore è troppo importante per mantenerlo riservato solo per i clienti istituzionali e quindi, sempre con l’ottica di dare il miglior servizio possibile ai nostri clienti, abbiamo integrato questo utilissimo indicatore in una newsletter sui titoli azionari europei.

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