Schmitt (Ethenea): “Ecco come teniamo sotto controllo la volatilità”

Intervista di FinanzaOperativaChristian Schmitt, portfolio manager di Ethenea

Qual’è il suo outlook per i prossimi mesi per l’economia e per i mercati finanziari e qual’è la sua opinione sul possibile rialzo tassi Fed?

Il problema è che la Fed e i mercati non hanno idea di quando effettivamente ci sarà questo rialzo dei tassi, i conti alla rovescia aumentano solo la volatilità. Noi non crediamo ci sarà un aumento dei tassi in settembre. Per dicembre, il 50% dei mercati vorrebbe vedere un aumento dei tassi per avere una direzione, una stabilizzazione.

Credete che la volatilità sia maggiore ora o lo sarà a dicembre?

Noi crediamo che sarà maggiore poi, perché nelle ultime settimane abbiamo visto una volatilità molto bassa sul mercato azionario, soprattutto statunitense. Inoltre Draghi non ha accennato direttamente ad alcuna azione della Bce dopo il marzo 2017, il che in parte era da aspettarselo, ma in parte non va nella direzione di una stabilizzazione dei mercati.

Quindi cosa si può fare per affrontare la volatilità proteggere gli investimenti?

Sul mercato azionario è semplice, si possono acquistare opzioni “put” che includano il rischio di volatilità, e ai livelli attuali è un’operazione piuttosto cheap. Si possono poi usare i futures con un posizionamento neutrale. E’ un po’ più complicato per il mercato dei bond.

Per quanto riguarda i bond, i rendimenti sono sostenibili nel tempo?

I rendimenti sono molto bassi, non solo per quelli di Stato ma anche per quelli corporate. Ci aspettiamo che restino a questi livelli bassi, un livello basso ma sostenibile. Rendimenti come quelli degli anni 70-80 sono casi inusuali difficilmente replicabili. In ogni caso gli Stati Uniti presentano rendimenti migliori che altrove.

In quali settori state focalizzando i vostri investimenti in questo momento?

Stiamo cercando di ridurre la volatilità, quindi nel nostro portafogli equity ci focalizziamo su health, consumi, telecom e technology. In questo modo abbiamo limitato i rischi ma buoni rendimenti. La nostra esposizione all’equity è di circa il 20% e usiamo i futures per proteggerci dal rischio di un improvviso cambiamento di environment.

Target dell’euro-dollaro per la fine dell’anno?

Vediamo un range 1.05-1.15. Al momento siamo all’interno di questo range e non crediamo che cambierà molto. Abbiamo un’esposizione in dollari del 10%.

Nessun cambiamento in vista nemmeno per le elezioni presidenziali negli Usa?

No, ma restiamo vigili, anche se non pensiamo che il risultato delle elezioni avrà un forte impatto sullo sviluppo economico.

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