Siano (Etf Securities): “La discesa della Sterlina è tutt’altro che finita”

Short sterlina“, ovvero posizionarsi al ribasso sulla valuta del Regno unito. Questa la raccomandazione di Massimo Siano, Head of Southern Europe di Etf Securities, che spiega: “Theresa May presenterà all’Unione europea la richiesta formale di attivare l’articolo 50, la procedura che dovrebbe portare la Gran Bretagna fuori dall’Ue, il prossimo 29 marzo e da quel momento serviranno circa due anni perché la Brexit sia effettiva. Ma dal 23 giugno scorso (giorno del referendum) la sterlina ha avuto un crollo verticale comparata alle valute del G10 e dei mercati emergenti. Anche peggio del peso messicano. Soltanto la lira turca, sulla soglia della guerra civile ha performato peggio della sterlina”.

Non solo. “Da gennaio 1999 (nascita dell’Euro) – avverte Siano – la Gran Bretagna è passata da un debito/PIL sotto il 40% all’89% di oggi, la media del debito/PIL dei paesi con l’Euro invece è passata da poco meno del 70% al 90% e dalla crisi del 2009 in poi sono ancora più evidenti i vantaggi della moneta unica dal punto di vista dei conti pubblici. Da quella data infatti la Gran Bretagna non è mai riuscita ad avere un deficit/PIL inferiore al 3% toccando anche punte del 10% nel 2010″.

Il settore finanziario – afferma poi Siano – è quello più minacciato dalla Brexit e il rischio è che nonostante la discesa della sterlina l’Europa costringa le banche a traslocare. L’Europa è il primo partner commerciale con la Gran Bretagna, che senza accordi rischia di pagare in termini di inflazione gli eventuali dazi, specie nel settore agricolo, dove possono arrivare fino al 40%”.

La Gran Bretagna per far dimenticare gli svantaggi della Brexit – conclude Siano – sta aumentando pericolosamente il suo debito alle prossime generazioni (in modo simile a quanto accaduto in passato in Italia) che non hanno votato al referendum”.

Alla luce di questo scenario, Siano prevede quondi tempi molto duri per la sterlina. Il consiglio è di investire short sulla valuta a meno di eventuali accordi miracolosi in zona Cesarini, ma tutto sembra essere oramai deciso.

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