Tassi bassi: boom di richieste per i depositi non vincolati (70,3%)

A cura di ConfrontaConti.it

ConfrontaConti.it, comparatore online in Italia che fa capo al Gruppo MutuiOnline, ha presentato nel suo Osservatorio sui Conti Correnti e sui Conti di Deposito un confronto sui tassi dei conti di deposito, dei BOT annuali e sull’inflazione da luglio 2010 a febbraio 2017.

A seguire alcune delle principali evidenze emerse:

– Nei primi due mesi del 2017 la maggioranza degli utenti (70,3%) ha preferito richiedere un deposito di tipo non vincolato rispetto a quello vincolato (29,7%), si tratta di un’inversione di tendenza rispetto a quanto registrato dal comparatore a partire dal 2010. La spiegazione del fenomeno deriva dalla gamma dei prodotti disponibili e dalla sua evoluzione oltre che dalle condizioni di mercato.
In particolare, il basso valore dei tassi di interesse ha progressivamente ridotto il differenziale di tasso fra i conti deposito vincolati e quelli liberi, rendendo meno ovvia la convenienza dei vincolati.
– Sono over 55 gli italiani che nel corso dei primi due mesi del 2017 hanno richiesto l’utilizzo dei conti di deposito tra i vari strumenti bancari.
– Si evidenzia che l’importo depositato sui conti di deposito per il 26,7% degli utenti è stato oltre i 50.000€ e trai i 20.000€ e i 50.000€.
– Il 57,8% delle richieste di conti di deposito ha interessato un investimento di durata compresa tra i 7 mesi e 1 anno e l’importo medio più alto dei conti di deposito per età degli utenti si è attestato intorno ai 44.625€ per la fascia d’età 41-55 anni.
– Per quanto riguarda i conti correnti è emerso che gli italiani hanno richiesto maggiormente l’utilizzo dei canali online (50,4% dei richiedenti) rispetto alle sole filiali (9,7% dei richiedenti) e che il saldo medio dei conti correnti nei primi due mesi del 2017 si è attestato a 11.566€, in diminuzione rispetto al primo semestre 2016 (13.565€).
– Infine, a livello di localizzazione geografica sia per quanto riguarda i conti di depositi  (71,3%) sia per i conti correnti (70,8%) le richieste si focalizzano maggiormente nel Nord Italia.

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