4 marzo 2018: l’Italia o la Germania ci sorprenderanno?

A cura di Lionel Melin, Senior Cross Asset Strategist, e Jeanne Asseraf-Bitton, Global Head of Cross Asset Research di Lyxor Asset Management
I sondaggi elettorali in Italia mostrano la frammentarietà della politica di Roma; tuttavia, è emersa una coalizione di centro-destra

  • La legge elettorale Rosatellum dovrebbe impedire che il movimento radicale dei 5 Stelle salga al potere
  • Una maggioranza di centro-destra potrebbe sorprendere le aspettative di un Parlamento senza maggioranza

I sondaggi prevedono che i membri del SPD daranno il via libera ad un’altra Grande Coalizione tedesca

  • Il ruolo chiave del Ministro delle Finanze concesso dal CDU/CSU al partner di centro-sinistra
  • La recente crescita dell’estrema destra nei sondaggi potrebbe essere decisiva per gli elettori del SPD

Gli asset rischiosi dell’Unione Europea sono resilienti alle tensioni politiche, anche se la ripresa economica appare sottoprezzata

  • L’apprezzamento dell’euro sta facendo la parte del leone
  • I flussi statunitensi verso le azioni dell’Unione Europea sono ricominciati all’inizio del 2018

Con la crisi della Catalogna in stallo, il 4 marzo sarà la prossima pietra miliare per la politica dell’Unione Economia e Monetaria Europea. I mercati non sembrano prepararsi per uno scenario cruciale… per una volta!
Tuttavia, mentre un governo italiano di maggioranza potrebbe sostenere la nostra posizione positiva sugli asset rischiosi dell’Unione Economia e Monetaria Europea, un inaspettato rifiuto della coalizione tedesca potrebbe alimentare un episodio di risk-off.
 I SONDAGGI ELETTORALI ITALIANI SOTTOLINEANO LA POLITICA FRAMMENTATA DI ROMA; TUTTAVIA, È EMERSA UNA COALIZIONE DI CENTRO-DESTRA
 La legge elettorale Rosatellum dovrebbe evitare che il radicale M5S salga al potere
La legge elettorale recentemente approvata favorisce le coalizioni. Nonostante il solido vantaggio nei sondaggi (circa il 28%) l’anti-establishment Movimento Cinque Stelle (M5S), che finora si rifiuta di formare alleanze, è improbabile che possa formare un governo.
 Varie coalizioni possibili: non si prevedono né gravi perturbazioni… né riforme
Il mancato raggiungimento di una maggioranza al Parlamento sembra essere lo scenario di base degli analisti politici. La regola quindi suggerirebbe un secondo round ma, come spesso succede in Italia, un accordo parlamentare debole dovrebbe bastare a formare un nuovo governo. Questo scenario non dovrebbe provocare perturbazioni di rilievo, anche se non offrirebbe opportunità di riforme fondamentali.
 Una maggioranza di centro-destra potrebbe sorprendere le aspettative di un Parlamento senza maggioranza
Tuttavia, la coalizione di centrodestra (FI, LN, FDL e NcI) raccoglie circa il 37% delle preferenze di voto e gode ancora di uno slancio positivo: la maggioranza assoluta in termini di seggi sembra raggiungibile.
I SONDAGGI TEDESCHI PREVEDONO CHE I MEMBRI DEL SPD DARANNO VITA AD UN’ALTRA “GRAND COALITION”
 La CDU/CSU ha concesso il ruolo chiave di Ministro delle Finanze al suo partner di centro-sinistra
Dopo un tentativo fallito di coalizione con il conservatore FDP, la CDU/CSU di Angela Merkel si trovava in una posizione debole all’interno del quadro negoziale nei confronti dell’SPD (centro-sinistra). L’ex leader, Martin Schulz, aveva negoziato per ottenere la posizione di Ministro delle Finanze e degli Affari Esteri (per se stesso), prima di dare le dimissioni.
Il recente aumento dell’estrema destra nei sondaggi potrebbe essere decisivo per gli elettori SPD
Secondo il sondaggio INSA/YouGov, l’SPD raccoglierebbe meno voti rispetto al partito di estrema destra AfD se nuove elezioni nazionali si tenessero oggi. Allo stesso tempo, l’ultimo sondaggio tra i membri del SPD, realizzato da Kantar Emnid, ha rivelato che la maggioranza del partito sarebbe pronta a dare il proprio consenso per una grande coalizione.
 Il rafforzamento dell’integrazione del blocco continentale europeo potrebbe essere il focus del quarto mandato di Angela Merkel
La nuova “grande coalizione” prenderebbe le redini in un contesto caratterizzato dal crescente potere dell’estrema destra e dalla necessità per il centro sinistra di mantenere le promesse nei confronti del suo elettorato. Angela Merkel potrebbe tentare di prendere due piccioni con una fava puntando sul rafforzamento dell’integrazione dell’Europa continentale.
I RISK ASSET DELL’UNIONE ECONOMICA E MONETARIA EUROPEA RESILIENTI ALLO STRESS POLITICO, ANCHE SE LA RIPRESA ECONOMICA SEMBRA SOTTOVALUTATA
L’ apprezzamento dell’euro sta facendo la parte del leone
Il 2018 sarà una replica del 2017? Infatti, lo scorso anno i tradizionali asset di rischio dell’Unione Economica e Monetaria Europea hanno effettivamente superato le controparti statunitensi: +21,8% del rendimento totale dell’S&P 500, mentre +13,4% dello Stoxx 300… a cui si può aggiungere un +13,8% dell’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro USA.
I flussi statunitensi verso l’azionario EMU sono ricominciati all’inizio del 2018
I flussi in entrata misurati attraverso il mercato degli ETF nell’azionario dell’Unione Economica e Monetaria Europea sono iniziati su una buona base nel 2018. Anche gli investitori americani stanno bussando di nuovo alla porta dopo 6 mesi di assenza di interesse giustificata da tre fronti di stress politico: Catalogna, Italia e Germania.
La ripresa economica dell’area EMU sembra sottovalutata
L’impulso economico dell’Eurozona si è spostato a una marcia più alta l’anno scorso e rimane positivamente orientato. D’altro canto, il mercato azionario è ancora inferiore del 15% ai massimi dei cicli precedenti!
IL 4 MARZO È LA PROSSIMA PIETRA MILIARE PER LA POLITICA DELL’UNIONE EUROPEA
Con la crisi della Catalogna in stallo, il 4 marzo è la prossima pietra miliare per la politica dell’Unione Economica e Monetaria Europea. I mercati non sembrano prepararsi per uno scenario cruciale… per una volta!
Tuttavia, potrebbero sorgere sorprese. Un governo italiano di maggioranza potrebbe sostenere la nostra posizione positiva sui risk asset dell’area EMU, in particolare sulle azioni italiane. D’altra parte, invece, un inaspettato rifiuto della coalizione tedesca aprirebbe probabilmente timori all’estrema destra: alimentando un episodio di risk-off dell’Eurozona, ferendo l’euro e avvantaggiando le obbligazioni rifugio.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!