Anche gli Etf entrano nella “lista della spesa” della Fed

La Fed ha dichiarato di voler aggiungere i corporate bond al programma di acquisti di asset, come aveva già fatto nel 2009 per sbloccare i mercati del debito corporate. Le obbligazioni interessate saranno investment grade con scadenza inferiore a cinque anni, la Fed non acquisterà più del 10% delle obbligazioni di uno determinato emittente. La Fed acquisterà poi sia sul mercato primario, attraverso la Primary Market Corporate Credit Facility (PMCCF), sia sul mercato secondario, attraverso la Secondary Market Corporate Credit Facility (SMCCF).

Negli acquisti saranno inclusi anche gli ETF obbligazionari corporate

Le informazioni non sono al momento molto dettagliate – fanno notare da SPDR ETFs – in quanto la Fed si è limitata a dichiarare che “la Facility può anche acquistare ETF quotati negli Stati Uniti il cui obiettivo di investimento sia quello di fornire un’ampia esposizione al mercato delle obbligazioni corporate investment grade americane”. Si afferma inoltre che “la Facility non acquisterà più del 20% degli asset di un determinato ETF alla data del 22 marzo 2020”.

Stando alle stime iniziali gli acquisti totali di ETF potrebbero essere nell’ordine di 30 miliardi di dollari e avere quindi un impatto significativo sul settore.

L’acquisto diretto di obbligazioni riguarderà il segmento con scadenza inferiore a 5 anni, ma l’attenzione si concentrerà probabilmente sulla parte corta della curva corporate IG, con un impatto generalmente potenzialmente positivo sul credito investment grade in dollari USA, man mano che gli investitori andranno a guardare anche ad altri tratti della curva alla ricerca di rendimento.

In questo momento non è chiaro dalle dichiarazioni della Fed se gli acquisti di ETF avranno vincoli di scadenza analoghi a quelli delle obbligazioni. Anche se lo fossero, riteniamo opportuno fare due osservazioni:

  • Gli acquisti della Fed dovrebbero arricchire le obbligazioni sul tratto breve della curva: un indice di obbligazioni corporate 1-10 di Bloomberg Barclays ha il 53,3% dei titoli con scadenza inferiore a 5 anni e tale percentuale è ancora del 34,5% per l’indice senza limitazioni di scadenza.
  • Anche se gli acquisti saranno limitati alla parte breve della curva, ciò dovrebbe spingere gli investitori a esplorare il resto della curva, a beneficio delle obbligazioni a più lungo termine.

Mentre gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi della pandemia COVID-19 e il suo possibile impatto sull’economia in generale, le obbligazioni corporate investment grade sembrano scontare un certo grado di migrazione negativa del rating e di illiquidità. L’annuncio della Fed ha avuto un impatto positivo sugli spread e la curva del credito ha recuperato la sua ripidità, come illustrato dal grafico sottostante, che mostra gli option-adjusted spread di alcuni indici su tratti di curva.

Evoluzione degli option-adjusted spread – Indici corporate IG USA

Fonte: State Street Global Advisors, Bloomberg Finance

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!