Anche le obbligazioni condizionate dai dazi

Settimana difficile sui mercati con un po’ di nervosismo e volatilità principalmente legata ai timori dei dazi che generano incertezza negli investitori.

In questo contesto il Tesoro italiano ha collocato via sindacato un nuovo benchmark BTPei a 10 anni, scadenza maggio 2030, al prezzo di 99.632 e tasso 0.436% per 4 miliardi di euro contro ordini che hanno superato i 22 miliardi. Il titolo è stato acquistato per oltre due terzi da investitori esteri.

L’attenzione all’ambiente è da giorni sulle prime pagine dei giornali ed è un argomento che ha già richiamato l’attenzione di molte aziende che hanno emesso già i titoli chiamati “green” con obiettivi finalizzati alla realizzazione di progetti eco-sostenibili. Obiettivi importanti anche per la pubblica amministrazione con il recupero di aree storiche grazie anche al sostegno delle aziende, come avvenuto ultimamente per il velodromo Vigorelli da cui partirà una pedalata fino al museo del Ghisallo il prossimo 20 ottobre; questo sarà sicuramente un settore che in futuro potrà essere sviluppato.

Intanto è il Tesoro italiano che per primo a livello pubblico interno pensa all’emissione di un Btp “green” per investimenti eco-compatibili, il titolo dovrebbe debuttare come bond retail e al contempo essere rivolto anche agli investitori istituzionali. Il mercato delle obbligazioni green si va ampliando nel mondo e nel primo semestre del 2019 le emissioni hanno superato i 100 miliardi di dollari. Di solito si tratta di bond corporate, ma negli ultimi tempi ci hanno fatto un pensierino anche i governi, tant’è vero che l’Olanda ha preso la palla al balzo nei mesi scorsi con l’emissione di un bond sovrano di circa 6 miliardi, registrando ordini per 3.5 volte superiori. I bond green devono ricevere il sigillo di Climate Bond Action, che nei fatti garantisce agli investitori che i relativi proventi verranno destinati ad utilizzi ecologici.

Sul secondario non vi sono stati grossi movimenti sui titoli, il Btp decennale rimane in area 0,86% di rendimento e lo spread contro Bund si mantiene poco sopra quota 140.

E’ continuata sul mercato anche in quest’ultima settimana una serie consistente di emissioni per sfruttare i tassi ai minimi storici e rimodulare le scadenze sui rendimenti di mercato attuali.

Intanto sono arrivate le prime statistiche di settembre, dove le aziende di tutto il mondo hanno venduto un numero record di obbligazioni, quando gli investitori affamati di rendimento si sono riversati sul debito, scommettendo che le principali banche centrali possano tenere l’economia globale fuori da una recessione. Le aziende dall’America al Giappone hanno venduto più di 308 miliardi di dollari di titoli, sfondando per la prima volta il muro dei 300 miliardi di dollari in un mese.

Le emissioni più interessanti della settimana

Tra le emissioni di questa settimana troviamo la Amco (asset management company), società creata per la gestione ed il recupero dei crediti in sofferenza, che ha collocato una nuova obbligazione senior in euro riservata a investitori istituzionali con un taglio minimo di 100.000 euro. Il controvalore della domanda è stato superiore ad 850 milioni, per un totale di 80 investitori. In ragione di questi risultati, Amco ha fissato la dimensione dell’obbligazione a 600 milioni di euro, con un differenziale sul Btp gennaio 2025 ridotto a 120 punti base da un previsione iniziale di 130. La cedola è stata fissato a 1.375%. Il bond ha durata quinquennale lunga, con scadenza al 27 gennaio 2025. Rating dell’emittente BBB-/BBB (XS2063246198)

Banco Santander ha collocato un’obbligazione “green” (XS2063247915) dell’ammontare di 1 miliardo di euro i cui proventi saranno destinati a finanziare progetti di energia rinnovabile. La domanda ha superato i 5.5 miliardi di euro permettendo così all’emittente di abbassare il rendimento a 65 punti base sopra il tasso midswap rispetto alle indicazioni iniziali di 85 punti base. La cedola è stata fissata allo 0.30%, la scadenza è di 7 anni, il 4 ottobre 2026 e il prezzo di emissione è pari a 99.779 . Rating A2/A e taglio minimo di negoziazione 100k+100k.

Unicredit ha collocato un bond senior preferred con scadenza nell’aprile del 2025 per un ammontare di 1 miliardo di euro. La transazione ha ottenuto un riscontro positivo con ordini pari a più di 2 miliardi di euro da parte di circa 160 investitori istituzionali. Il livello della domanda ha permesso di fissare a 90 punti base lo spread sul tasso midswap rispetto ai 110 punti delle indicazioni iniziali: il bond (XS2063547041) paga una cedola fissa dello 0.50% e ha un prezzo di emissione di 99.919. Rating dell’emissione Baa1/BBB e taglio minimo di negoziazione 100k+1k. Nello scorso mese di giugno Unicredit era stata la prima banca europea a emettere un bond senior preferred benchmark callable con scadenza 6 anni e richiamabile dopo 5 anni con un importo di 1.25 miliardi di euro.

L’austriaca OKB Oesterreich Kontrollbank ha collocato 500 milioni di euro sulla scadenza a 7 anni. Il titolo (XS2062986422) è stato collocato a un rendimento di 6 punti base sotto la curva midswap, non paga cedola e verrà rimborsato a 100 alla scadenza fissata l’8 ottobre 2026. Rating dell’obbligazione Aa1/AA+ e lotto minimo 100k+1k.

Terminato il roashow, Royal Mail, la più grande azienda postale britannica, ha collocato un’obbligazione senior a tasso fisso in euro. Il bond (XS2063268754) ha una cedola fissa dell’1.25% per 7 anni, prezzo di emissione pari a 99.794 per un rendimento di 1.281%, la scadenza è l’8 ottobre 2026. Il bond è negoziabile per importi minimi di 100k+1k.

Lo Stato del Montenegro è tornato sul mercato con un’obbligazione senior a 10 anni. Il bond (XS2050982755) ha un ammontare di 500 milioni di euro, paga una cedola annua fissa del 2.55% e sarà rimborsato a 100 alla scadenza fissata il 3 ottobre 2029. Il titolo è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro e ha rating B1/B+. Successo in grey market dove il prezzo d’emissione che esprimeva un rendimento a scadenza del 2.8% è salito di oltre un punto.

Anche il Kazakhstan si è finanziato ricorrendo al mercato attraverso un’obbligazione senior a 6 anni emessa per un controvalore di 500 milioni di euro. Il titolo (XS2050933899) è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro, ha rating Baa3, paga una cedola annua fissa dello 0.60% e la scadenza è stata fissata al 30 settembre 2026.

Banca Monte dei Paschi ha collocato un’obbligazione garantita denominata in euro a scadenza sette anni. L’obbligazione poggia su mutui residenziali di qualità. La raccolta ordini ha raggiunto i 4 miliardi di euro a fronte di un taglio da miliardo. L’offerta è rivolta a investitori istituzionali, il taglio minimo di entrata è di 100.000 euro. Rispetto alle prime indicazioni di rendimento in area 135 punti base rispetto alla curva midswap, la banca è riuscita a scendere a 125 punti base. Il covered bond (IT0005386922) ha un controvalore di 1 miliardo di euro, scadenza ottobre 2026 e cedola fissa annuale allo 0.875%. Il collocamento è avvenuto al prezzo di 99.622, per cui il rendimento a scadenza è dello 0.931%. L’offerta è rivolta ad investitori istituzionali, il taglio minimo di entrata è di 100.000 euro. L’obbligazione ha rating A/A+.

Tra gli high yield la Metivenst B.V., gruppo integrato di aziende siderurgiche e minerarie ha collocato un’obbligazione in euro con scadenza il 17 giugno 2025 da 300 milioni e un’obbligazione in dollari con scadenza il 17 ottobre 2029 da 500 milioni. Il bond in euro (XS2056722734) paga una cedola fissa pari a 5.625% su base semestrale, il prezzo di emissione è di 99.411 per un rendimento a scadenza del 5.75% e il lotto minimo è di 100k+1k; il bond in dollari (XS2056723468) paga una cedola fissa del 7.75% ed è stato collocato al prezzo di 98.629 ed è negoziabile per lotti di 200k+2k. Rating dell’emittente B3/BBB-.

Chiuso sul Mot di Borsa italiana già al primo giorno il collocamento della nuova emissione Ivs per 300 milioni con cedola al 3%, che permetterà alla società di esercitare la call sul titolo 4.5% 2022 in circolazione. La nuova obbligazione ha taglio da 1k e sarà negoziabile sul Mot dal 7 ottobre (XS2049317808).

Anche il Golfo Persico approfitta del rally obbligazionario ed il piccolo regno del Bahrein ha emesso titoli obbligazionari in dollari a rendimenti molto allettanti. Il Bahrein ha collocato bond per 2 miliardi di dollari, i primi da quando nel 2018 ha dovuto ricorerre agli altri stati dell’area (Arabia Saudita, Emirati Arabi e Kuwait) per un salvataggio da 10 miliardi. Nel dettaglio, sono stati collocati bond per 1 miliardo, rendimento del 4.50% e scadenza 2027 e 1 miliardo di titoli con scadenza 2031 con rendimento del 5.625%. Il Bahrein ha rating speculativo pari a B2/B+.

La compagnia di telecomunicazioni CK Hutchinson Group Telecom Finance S.A. ha in programma un roadshow tra gli investitori con l’obiettivo di emettere un bond in euro e in sterline, con scadenza tra i 4 e i 20 anni.

Road show in corso della compagnia telefonica Wind Hellas, per promuovere l’emissione di 500 milioni di obbligazioni senior a 5 anni con call dal secondo e rendimento previsto intorno al 4%.

Gli Yacht Ferretti si preparano al ritorno a Piazza Affari il 16 ottobre, dopo il delisting effettuato nel 2014. Il gruppo ha infatti ricevuto da Borsa Italiana il lascia passare per l’ammissione alla quotazione in borsa, la forchetta di prezzo di offerta delle azioni è compresa tra 2.50 e un massimo di 3.70 euro per azione.

A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker presso Unicredit, per Itforum.it

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