Anche l’Ue valuta dazi sull’acciaio. Nickel sotto pressione

Se gli Usa impongono dazi all’import l’Unione Europea non sta a guardare e studia delle contromosse. L’Unione Europea ha infatti annunciato uno studio per valutare la possibilità di limitare le importazioni d’acciaio, temendo che i dazi imposti dagli Stati Uniti comportano un afflusso di metallo verso Vecchio Continente che mette in difficoltà il settore. Una prospettiva che mette ulteriore pressione alle quotazioni del nickel (materia prima essenziale per la fabbricazione dell’acciaio) sul listino del London Metal Exchange.

Dal punto di vista tecnico il nickel ha di recente testato l’area di supporto posta a 12.800 dollari per tonnelalta, livello da dove sono poi partiti di primi rimbalzi per le quotazioni. Una dinamica che ha confermato il proseguento del trading range di fondo in cui si trova la commodity da metà gennaio e rinviato così le attese per potenziali ulteriori correzioni. “Il movimento discendente delle ultime sedute – affermano gli analisti di Wings Partners Sim –  viene accompagnato da un calo degli indicatori di momentum in prossimità dell’area di ipervenduto a conferma della perdita di forza della spinta ribassista, lasciando aperti spazi per nuovi rimbalzi correttivi. Maggiori indicazioni sulle reali potenzialità del mercato si avranno con l’infrazione dei livelli di supporto dinamico rappresentati dal transito della media mobile a 21 e 50 giorni, in area 13.500 dollari”.

Per sfruttare un potenziale allungo del nickel, a Piazza Affari sono disponibilii seguenti Etc: Etfs Nickel, Etfs Eur Daily Hedged Nickel, Etfs 2x Daily Long NickelEtfs 3x Daily Long Nickel. Al ribasso ci sono invece l’Etfs 1x Daily Short Nickel e l’Etfs 3x Daily Short Nickel.    G.R.

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Nickel

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