Ancora in calo i flussi di mutui erogati

Dopo trimestri di continua contrazione, nel corso del primo trimestre 2018 sembra stabilizzarsi il peso della domanda di mutui con finalità surroga quanto meno sul canale online. Tale peso, infatti, spiega nel trimestre circa il 29% del totale richieste raccolte sul canale internet (canale che rappresenta una vera e propria cartina tornasole per questo segmento), un valore paragonabile al 27% rilevato nel IV trimestre 2017 ma ben al di sotto dei picchi degli anni precedenti.

La conferma di una quota di interesse da parte di privati e famiglie per mutui con finalità surroga rilevato – quanto meno sul canale online, dove il fenomeno è storicamente sovrarappresentato rispetto a quanto si osservi sul mercato nel complesso – è da mettersi in relazione, da un lato, a tassi di riferimento IRS per i mutui a tasso fisso stabili e a livelli sempre molto contenuti, dall’altro, all’introduzione ad inizio anno da parte di numerosi Istituti di Credito di nuove offerte di mutuo di surroga a tassi particolarmente vantaggiosi e allettanti. Le dinamiche della domanda di mutui con finalità surroga, sono infatti profondamente legate all’andamento dei tassi di riferimento IRS utilizzati per mutui a tasso fisso, in quanto nel primo trimestre 2018 i richiedenti sul canale internet di mutui con finalità surroga hannno scelto nel 70% dei casi mutui a tasso fisso (vs. un 67% del precedente trimestre).

La sensibile riduzione del numero di richieste con finalità surroga nel corso degli ultimi trimestri impatta la distribuzione dei richiedenti mutuo sul canale online per classi di età: mentre la classe di età 36-45 anni continua a spiegare nel tempo circa il 36% del totale richieste, la classe di età 26-35 anni aumenta di importanza passando a spiegare dal 17% del totale richieste su internet del primo trimestre 2017 al 25% del totale nel primo trimestre 2018. Chiaramente i richiedenti di un mutuo di surroga presentano un’anzianità superiore rispetto alla media dei nuovi richiedenti mutuo, in quanto già sottoscrittori di un contratto di mutuo negli anni precedenti.

Sempre da correlarsi alle dinamiche di richiesta mutuo da parte di privati e famiglie, il forte calo della domanda con finalità surroga registrato nel corso del 2017, compensato se non parzialmente da un aumento della domanda con finalità acquisto, porta ad un significativo rallentamento dei nuovi flussi di mutui erogati: nel quarto trimestre 2017 i dati Banca d’Italia evidenziano una contrazione dei nuovi flussi pari al -11,5% rispetto al quarto trimestre 2016. Per l’intero anno 2017 la dinamica delle nuove erogazioni evidenzia quindi flussi in contrazione del -3,1% rispetto al 2016.

Per quanto riguarda invece l’andamento prezzi, nel primo trimestre 2018 si rileva un’interessante riduzione degli spread medi di offerta per mutui a tasso variabile e mutui a tasso fisso: per una operazione di mutuo di 140.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 220.000 euro, la media trimestrale dei migliori spread per mutui a tasso variabile si riduce dall’1,0% del quarto trimestre 2017 allo 0,7% del primo trimestre 2018. Sullo stesso periodo, la media dei migliori spread per mutui a tasso fisso diminuisce dallo 0,3% avvicinandosi a valori prossimi allo zero. Questa riduzione è da mettersi in relazione anche ad un ritardo di revisione dei tassi finiti di offerta sui mutui a tasso fisso da parte delle banche a fronte di una sensibile volatilità indici IRS nel trimestre.

Sul fronte del mercato immobiliare, i dati dell’Agenzia delle Entrate mostrano sul quarto trimestre 2017 un’accelerazione della crescita del numero delle compravendite, pari a +6,3% rispetto al quarto trimestre 2016, il che porta il numero delle compra vendite poco sotto a quota 550 mila con un incremento su base annua del +4,9%, rappresentando il quarto anno consecutivo di incremento volume degli scambi.

Lato prezzi al mq degli immobili forniti in garanzia al mutuo si registra invece nel I trimestre 2018 una nuova contrazione pari al -3,9%. In particolare, a trainare il calo del prezzo/mq sul trimestre sono gli immobili usati, con un -3,5% delle loro quotazioni rispetto al primo trimestre 2017, mentre il prezzo/mq dei nuovi immobili mostra dinamiche positive segnando un incoraggiante seppur modesto +0,9%. Approfondendo il trend dei prezzi/mq sul primo trimestre 2018 a livello geografico, la contrazione maggiore si registra nel Nord Ovest, con un -3,%% rispetto al primo trimestre 2017, mentre nelle macro aree Nord Est e Sud e Isole si registrano riduzioni rispettive del -2,8% e -1,6%; l’area Centro, infine, registra un positivo +1,4%.

Queste le più significative evidenze che emergono dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che offre una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare.

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