Arabia Saudita, rischio geopolitico per i mercati emergenti

L’Arabia Saudita ha annunciato che la sua industria petrolifera si riprenderà rapidamente dagli attacchi subiti, con livelli di produzione in recupero entro la fine di settembre. Contestualmente, si attende di riportare le scorte a livello pre-attacchi entro novembre. Secondo gli analisti del team Emd di NN Investment Partners, “questo annuncio ci restituisce uno scenario non privo di rischi che continueremo a monitorare da vicino. I prezzi del petrolio hanno recuperato dopo l’annuncio, circa il 6,5% in meno dopo l’aumento record del 15% registratosi lunedì”.

Il prezzo del petrolio è un importante fattore da tenere d’occhio – aggiungono gli analisti – se si guarda al debito dei mercati emergenti: le obbligazioni societarie dei paesi emergenti e della regione asiatica sono esposte al settore petrolifero (il settore oil and gas pesa per il 12% nell’indice Cembi, per il 5% nello Jaci), mentre percentuali significative di emittenti di debito sovrano nell’area dei mercati emergenti sono o esportatori o importatori di petrolio.

“Per ora, il rischio principale è di natura geopolitica. Un’immediata escalation delle ostilità in questa regione è stata scongiurata dalle dichiarazioni ufficiali del governo americano, ma rimane molto importante seguire la situazione da vicino”, concludono gli analisti.

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