Argentina, recessione e ripercussioni politiche all’orizzonte?

A cura di di Paul Greer, Gestore di FF Emerging Market Debt Fund di Fidelity International
La notizia delle dimissioni di Luis Caputo da governatore della banca centrale argentina arriva in un momento delicato per il Paese. Le negoziazioni con il Fondo Monetario Internazionale su un nuovo e più esteso programma di aiuti ha richiesto più tempo del previsto e le dimissioni di Caputo non faranno altro che aumentare l’incertezza degli investitori intorno alle ragioni di questa scelta dopo solo tre mesi dall’inizio dell’incarico e su chi sarà il suo successore.
Un’altra questione fondamentale riguarda quale tasso di cambio il Fondo Monetario Internazionale richiederà all’Argentina nel nuovo programma di aiuti e se consentirà alla Banca Centrale Argentina di continuare a utilizzare le riserve internazionali per sostenere la moneta.
Oltre ai negoziati con il Fondo Monetario Internazionale, le principali preoccupazioni in Argentina sono la portata della recessione e le potenziali ripercussioni politiche. E’ di oggi il sondaggio di un quotidiano locale secondo cui Cristina Kirchner ha recuperato terreno a discapito di Macri negli ultimi 3 mesi, a seguito della crisi sia valutaria che di fiducia di questa estate.
Questi fattori rimarranno elementi di incertezza per gli investitori nei prossimi 12 mesi, in vista delle elezioni presidenziali nell’ottobre 2019. Gli scioperi generali e la crescente disoccupazione di oggi continueranno a minare la popolarità di Cambiemos.

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