Assenza di correlazioni, come comportarsi?

A cura di Matteo Paganini, Managing Director Italy di Pepperstone

A quando il ritorno delle correlazioni? Parliamo di intermarket e di intramarket, e ci riferiamo nello specifico, rispettivamente, all’andamento dei beni e valute rifugio nei confronti delle borse e al dollaro, contro le valute principali. Siamo infatti di fronte a una fase di riassestamento dei portafogli in vista del 2020, dove le analisi tra un dollaro in rafforzamento e tra un biglietto verde in calo si alternano mostrando come, anche i fattori fondamentali, non risultano attualmente determinanti.

Le esposizioni dei gestori continuano a essere concentrate su periodi brevi e questo conferma ulteriormente come attualmente sia prematuro parlare di potenziali partenze di movimenti direzionali ordinati e duraturi. Il discorso dazi continua a ricoprire una certa importanza e, come dicevamo le scorse volte, è l’unico market mover di breve periodo in grado di innescare aumenti di volatilità a rialzo o a ribasso, soprattutto sulle borse. Delle cattive notizie circa l’accordo tra Cina e Usa potrebbero innescare la miccia per la partenza di prese di profitto più consistenti rispetto a quelle che stiamo vedendo per il momento.

Per quanto concerne le materie prime, il petrolio ha trovato delle grosse barriere in area 54,70, in grado di riportare le quotazioni sui massimi relativi, che vedremo tra poco nella sezione tecnica e l’oro mostra totale assenza di correlazioni con entrambi i protagonisti citati ad inizio pezzo. I mercati sono da seguire guardando uno strumento alla volta ed affidandosi ai livelli tecnici.

Euro/dollaro

L’euro si trova all’interno di una nuova possibile inclinazione, con la zona tra 1,1050 e 1,1100 che dev’essere superata, da una parte o dall’altra, per condurre a tentativi di aumento di volatilità pari all’altezza dell’ultima congestione.

Dollaro/yen

Su dollaro/yen siamo ancora in attesa di livelli interessanti per comprendere quale possa essere il giusto approccio. Siamo all’interno di una fase di restrizione di volatilità, che ha portato i prezzi ad uscire dalla linea di tendenza che aveva accompagnato i prezzi fino ad ora e occorre attendere delle rotture di area 108,15 per primi spunti direzionali verso 107,90. Per studiare scenari di potenziale ripartenza rialzista non possiamo far altro che attendere il superamento dei massimi posti a 109,50 a meno di volarsi portare su un time frame a 4 ore dove si evince la possibilità di poter lavorare su rotture dirette di livelli, con la consapevolezza che potrebbero avvenirne di false, con l’area di 108,90 da curare per potenziali estensioni verso 109,05, 109,25 e i massimi.

Sterlina/dollaro

Stiamo consolidando sui massimi precedenti, con i prezzi che hanno raggiunto i primi target studiati e che ora si muovono all’interno di una congestione simile a quella descritta sull’euro e che si muove tra 1,2875 e 1,2990. Una fuoriuscita da queste aree potrebbe condurre a tentativi di aumento di volatilità pari all’altezza della congestione, da integrare con livelli a time frame inferiori.

Dollaro australiano/dollaro Usa

Divergenza ribassista terminata su un grafico daily e prezzi che stanno consolidando sui minimi. In caso di superamento di area 0,6765 i prezzi potrebbero tentare delle estensioni verso 0,6750 0,6725 e figura.

Dax

Il Dax tecnicamente rimane impostato come l’abbiamo studiato nel corso delle scorse analisi. Il grafico daily è quello che sta dettando il ritmo, con possibili tentativi di approfondimento sotto area 13.090, per potenziali ripartenze verso 12.990, da seguire facendosi dare il ritmo dallo stocastico daily che ha già scaricato parte della divergenza. Ripartenze rialziste sono da studiare oltre i massimi.

S&P 500

L’indice si trova in correzione con prezzi che debbono rompere l’area di massimo o i minimi posti intorno a 3.065 per estensioni verso 3.056,50 e 3.040, facendosi dare il ritmo dall’oscillatore stocastico. Ripartenze sopra i massimi potrebbero condurre a 3.145, con attenzione da porre ogni 5 dollari.

Oro

L’oro si trova in congestione, con situazioni su time frame inferiori al daily poco interpretabili. Stiamo attendendo dei ridimensionamenti sotto area 1.455,50 per estensioni pari a circa 10 dollari. Valutare delle ripartenze diventa difficile prima di area 1.485,50.

Petrolio (Wti)

Dopo l’intervento dell’area posta a 54,70 i prezzi sono tornati a battere nuovi massimi. L’idea è quella di seguire eventuali anticipi di rottura in area 5850 per possibili estensioni verso 58,70, 59 e 59,30.

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