Aumentano le segnalazioni all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia

Pubblicato il Rapporto annuale sull’attività dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia svolta nel 2018.

L’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF), istituita dal decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 presso la Banca d’Italia in posizione di indipendenza e autonomia funzionale, ha iniziato a operare il 1° gennaio 2008, subentrando all’Ufficio italiano dei cambi (UIC) nel ruolo di autorità centrale antiriciclaggio. Dell’attività svolta la UIF rende conto con apposito Rapporto annuale, che viene trasmesso dal Direttore dell’Unità, entro il 30 maggio di ogni anno, al Ministro dell’economia e delle finanze, per il tramite del Comitato di Sicurezza Finanziaria.

La UIF riceve e acquisisce informazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, ne effettua l’analisi finanziaria e, su tali basi, ne valuta la rilevanza ai fini della trasmissione agli organi investigativi, Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza-NSPV e Direzione investigativa antimafia-DIA, e della collaborazione con l’Autorità Giudiziaria.

Nel 2018 la collaborazione attiva ha continuato ad assumere dimensioni crescenti. Le segnalazioni di operazioni sospette sono aumentate a oltre 98.000, di cui più di 1.000 relative a sospetto di finanziamento del terrorismo. La diversificazione e l’aumento del numero di segnalanti ha indotto la UIF a ricercare metodologie di analisi differenziate, sviluppando il ricorso ai modelli comportamentali e alle analisi aggregate, specie in ambiti, come quello dei money transfer, in cui le singole operazioni segnalate sono di importo contenuto ma, per la loro numerosità e frequenza, possono rappresentare componenti di attività altamente rischiose.

Le segnalazioni analizzate e trasmesse agli Organi investigativi hanno superato quelle ricevute, con un’ulteriore erosione dello stock in lavorazione, già molto contenuto. Gli esiti investigativi confermano l’utilità delle analisi condotte, che hanno spesso determinato l’avvio di importanti indagini, anche in tema di corruzione e di criminalità organizzata. Da settembre sarà avviata la rilevazione delle comunicazioni oggettive che riguarderanno i prelevamenti e i versamenti di contante, in considerazione dell’ampia diffusione che tale strumento continua ad avere nel nostro Paese e della rilevanza che i relativi dati rivestono ai fini delle analisi delle segnalazioni di operazioni sospette e dei flussi finanziari.

Si sono intensificate le collaborazioni con le Procure e con gli Organi investigativi e sono stati avviati gli scambi con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Sono aumentati anche gli scambi informativi con le FIU estere data la rilevanza dei flussi transnazionali analizzati.

L’attività dell’Unità è stata inoltre volta a cogliere e approfondire i cambiamenti sui mercati finanziari e le nuove vulnerabilità. Le prime evidenze sui rischi delle valute virtuali in termini di potenziali utilizzi a fini criminali hanno indotto la UIF a focalizzare l’attenzione sulle caratteristiche delle operazioni sospette in crypto-asset. Più in generale la nuova morfologia del mercato dei servizi di pagamento, cui hanno dato impulso le tecnologie Fintech e la direttiva PSD2, richiede un ulteriore aggiornamento dei presidi e delle sensibilità. La strategia della UIF è incentrata su una più stretta partnership con gli operatori del comparto per concorrere ad una maggiore consapevolezza dei rischi di riciclaggio a esso connessi.

Per approfondimenti si rimanda alla consultazione integrale del Rapporto annuale UIF 2018.

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