Azimut ancora in cerca di un punto di svolta a Piazza Affari

Azimut stenta a recuperare terreno a Piazza Affari, dove al momento perde ancora l’1% circa, dopo il forte ribasso di ieri (-6,2%) in scia alle dimissioni l’amministratore delegato e direttore generale Sergio Albarelli. Un movimento, quello del gruppo milanese in controtendenza con il resto del listino principale in ascesa dopo l’ok (benchè ancora informale) di Bruxelles alla manovra italiana.

Il tracollo di ieri ha fatto scendere il titolo fino a quota 9,766 euro, tornato così sui livelli di fine 2012 e confermando il downtrend iniziato a gennaio di quest’anno. Negli ultimi 12 mesi Azimut ha lasciato sul campo il 28,60%.

Certo, alla quotazione attuale, il titolo vanta ora un rendimento del dividendo del 9,5% (tra i più alti a Piazza Affari). Tuttavia, in ottica di breve termine è consigliabile di “non cercare di afferrare il coltello che cade” e attendere un’eventuale fase di consolidamento prima di aprire eventualmente posizioni long.

Per quanto riguarda i target price i giudizi delle principali banche d’affari, Akros valuta Azimut “neutral” con prezzo obiettivo di 12 euro, tagliato però oggi dai precedenti 14 euro, Mediobancaoutperform” con fair value di 15,20 euro e Banca Imi gli assegna un “hold” con target di 12,20 euro.


 
 

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